In via dell'Ambrosiana n.20, nel cuore di Milano, tra le Cinque Vie e la Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana, si trova un luogo di grande fascino e raffinata eleganza: la Casa Museo Mangini Bonomi, nata dalla passione dell'imprenditore milanese Emilio Carlo Mangini (1912-2003).
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INTERNO DEL MUSEO, PRIMO PIANO |
Uomo dai molteplici interessi – dal teatro alle auto sportive, dai tornei di tennis alle gare offshore – Emilio Mangini fu soprattutto un appassionato collezionista. Fin da giovane si dedicò al suo più grande progetto di vita: creare e ampliare una straordinaria raccolta. Nel tempo riuscì a riunire circa 3.700 "oggetti d'uso", acquistati in mercatini, aste e presso antiquari italiani ed europei, esponendoli all'interno della sua casa, per aprirla al pubblico, vincolandone disposizione e inamovibilità con disposizioni testamentarie.
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INTERNO DEL MUSEO, ARMERIA |
Allestì le Collezioni ai piani interrato, primo e parte del terreno: qui, le sale e le vetrine, dense ed eterogenee, ospitano strumenti di lavoro, medici, musicali e di scrittura, orologi, giochi, bacili da barba, armi, oggetti religiosi e da viaggio, abiti d'epoca, bastoni da passeggio, stampe, carte da gioco, tarocchi, ventagli, bauletti e utensili curiosi, fino a preziosi manufatti come un cofanetto della bottega degli Embriachi. Tutti questi oggetti, oltre a offrire un'interessante e affascinante testimonianza della cultura materiale e della vita quotidiana dei nostri antenati, furono scelti dal Mangini soprattutto perché curiosi, insoliti, o evocativi e da lui furono disposti secondo il proprio gusto personale e criterio collezionistico, evocando l'atmosfera delle Wunderkammer seicentesche.
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INTERNO DEL MUSEO, SALONE |
Ai piani secondo e terzo si trovano gli ambienti domestici della Dimora, che conservano intatto l'aspetto originale di quando il Fondatore vi abitava. Qui è possibile ammirare arredi, mobili d'epoca, opere d'arte e oggetti preziosi, che restituiscono l'elegante atmosfera della vita quotidiana del proprietario. Il quarto piano, costituito da un salotto e una piccola camera da letto, è oggi chiuso al pubblico a causa della difficoltosa agibilità: fu allestito con mobili otto e novecenteschi dal Fondatore, che in una piccola sala raccolse l'interessante collezione d’arte contemporanea del figlio Giuseppe (1945-1988), morto prematuramente, dalla quale da qualche anno il Museo trae opere per il progetto "Museo Segreto" di MuseoCity, esponendole al primo piano.
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INGRESSO DEL MUSEO |
La casa fu acquistata da Emilio Mangini, insieme col figlio, nel 1978. Documentato in un atto di compravendita del 1418, l'edificio esisteva già in epoche più antiche, come confermato durante i restauri del piano interrato eseguiti negli anni '90, che individuarono elementi riconducibili a una fondazione di epoca tardoantica, se non addirittura romana, considerando l'adiacente area del Foro romano. Il 27 febbraio 1985 Emilio e Giuseppe diedero vita alla Fondazione Emilio Carlo Mangini, erede del Fondatore, che proprio quest'anno ha celebrato il quarantesimo anniversario.
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INTERNO DEL MUSEO, SALA DA PRANZO |
Negli ultimi anni la Direzione del Museo ha avviato un intenso lavoro di ricerca e approfondimento della conoscenza dei beni conservati, con la redazione di schede di catalogo da parte di specialisti, e, insieme, un'ampia campagna fotografica, il tutto finalizzato alla digitalizzazione delle collezioni organizzate in Data Base. Nel contempo, abbiamo lavorato ad arricchire i canali di comunicazione, elaborando il nuovo sito web ed essendo attivi in Facebook, Instagram e LinkedIn. In questo periodo è in corso anche la realizzazione di un'app di accompagnamento alla visita su piattaforma "Artplace", con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio, ampliare l'accessibilità e arricchire l'esperienza di visita. Fra pochi giorni dal sito si potrà godere di un avanzato virtual tour del Museo, con l'obiettivo di stimolare sempre più la curiosità ed estenderne la conoscenza.
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INTERNO DEL MUSEO, PIANO INTERRATO |
Da sempre la Casa Museo prende parte ai più importanti eventi culturali cittadini, tra cui MuseoCity, il Fuori Salone (in collaborazione con 5Vie), Open House, Cortili Aperti e le Giornate Europee del Patrimonio, offrendo aperture straordinarie e visite guidate speciali. Il prossimo anno, durante l'intero periodo delle Olimpiadi e Paralinpiadi, la Casa Museo porrà in evidenza il proprio simbolo (i pattini da ghiaccio francesi ottocenteschi) ed organizzerà al primo piano una mostra parziale della collezione di arte contemporanea di Giuseppe Mangini.
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