Giancarlo Iliprandi è stato un grafico e designer italiano. Dopo il diploma in pittura nel 1949 e in scenografia nel 1953 presso l'Accademia di Brera, ha iniziato l'attività di graphic designer, entrando in contatto con personalità quali Bruno Munari, i fratelli Castiglioni e Max Huber. In seguito alla sua scomparsa nel 2019 è nata all'interno dello storico studio di Milano in via Vallazze 63 (presso un edificio progettato da Gio Ponti) l'Associazione Giancarlo Iliprandi.
Nel 1953 fonda il suo studio professionale e inziano le prime importanti commissioni da aziende come Agip, Rai, La Rinascente, e successivamente Pirelli, Olivetti, Arflex, Montecatini, Eni, Roche, Honeywell e Standa. A partire dagli anni sessanta lavora in qualità di art director per diverse riviste Scinautico (1960-63), Popular Photography Italiana (1966-72), Rivista RAI (1968-69), Abitare (1969-75), Interni (1980-82) e Phototeca (1980-86). Dal 1967 al 1978 fa parte del gruppo di ricerca per la progettazione di caratteri tipografici della Fonderia Nebiolo che porta alla definizione dei caratteri Forma, Modulo e Dattilo. Nel 1993 fonda lo studio Iliprandi Associati con Monica Fumagalli, attivo fino alla sua scomparsa.
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GIANCARLO ILIPRANDI © Giorgio Lotti |
Durante la propria carriera ottiene vari premi e riconoscimenti tra cui due Premio Compasso d'Oro nel 1979 (per il font Modulo e per la grafica strumentale della Fiat 131 Mirafiori), 2004 (per la rivista l'Arca) e 2011 (alla carriera).
Dopo la sua scomparsa, nel 2019 Monica Fumagalli Iliprandi fonda l'Associazione Giancarlo Iliprandi, con la volontà di tutelare e trasmettere l'ampia esperienza professionale del designer milanese e di condividere le storie custodite nel luogo di vita e lavoro, che si trova nella sede storica dello studio in via Vallazze 63, presso un edificio progettato da Gio Ponti del 1957.
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INTERNO DELLO STUDIO |
L'Associazione si propone di ordinare, archiviare e divulgare i progetti, i disegni, le fotografie e gli scritti di Giancarlo Iliprandi: un patrimonio coerente e vastissimo con cui raccontare l'evoluzione del suo pensiero progettuale, dagli esordi come pittore e scenografo, fino alla più nota e matura produzione come designer. Oltre all’Associazione, che si fa garante dell’autenticità delle opere di Giancarlo Iliprandi, materiale del suo archivio professionale è confluito anche presso istituzioni pubbliche: il Centro Studi Archivi della Comunicazione (CSAC) dell’Università di Parma, la Civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli e l'Archivio del Moderno, quest'ultimo dichiarato d'interesse storico dalla Soprintendenza archivistica per la Lombardia.
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GIANCARLO ILIPRANDI, 1969, isolaRB © Aldo Ballo |
In occasione del centenario dalla nascita di Giancarlo Iliprandi, dal 28 giugno al 28 settembre 2025, ADI Design Museum dedica una mostra a uno dei protagonisti del design italiano della seconda metà del Novecento che svolse un ruolo centrale per l’associazione ADI, in qualità di presidente dal 1998 al 2001, valorizzando il design, la grafica, la fotografia e l'attività artistica.
La mostra, Giancarlo Iliprandi. Design per comunicare, propone un racconto approfondito della ricerca del designer milanese, indagando il suo universo progettuale, ricco, colto e ancora attuale. Attraverso materiali provenienti da archivi storici e collezioni private, la mostra mette in luce l’approccio sperimentale e interdisciplinare del graphic designer, capace di integrare forma, funzione e comunicazione. Il percorso espositivo si sviluppa in isole tematiche che ne seguono le principali traiettorie progettuali. A partire dalla sua formazione, dove pittura, fotografia, scenografia e architettura confluiscono nei suoi progetti, alla comunicazione e disegno degli oggetti, in cui grafica e design di prodotto si intrecciano in un dialogo continuo: comunicare un oggetto significa per Iliprandipartecipare al suo stesso processo progettuale.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 317^ Tappa
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