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#TiPortoAlMuseo: Il CASVA – Centro di Alti Studi sulle Arti Visive di Milano

Il CASVA – Centro di Alti Studi sulle Arti Visive di Milano custodisce, rendendoli accessibili e consultabili, gli archivi di architetti, designer e grafici che hanno lavorato in ambito principalmente milanese e lombardo. Ma è anche un centro di ricerche e di incontri inerenti all'architettura, al design, alla grafica e alle arti visive. Promuove mostre ed eventi culturali e pubblica una collana editoriale, I Quaderni del CASVA . INGRESSO DEL CASVA Il CASVA è nato nel 1999 come Centro di Alti Studi per le Arti Visive dall'incontro tra Alessandra Mottola Molfino e Zita Mosca Baldessari , che, insieme, sognavano di dotare la città di Milano di un istituto che raccogliesse le fonti iconografiche per lo studio delle arti visive sul territorio milanese. Nato nel 1999 come Centro di Alti Studi per le Arti Visive, fu fortemente voluto dall’allora Direttore Centrale della Direzione Cultura, Alessandra Mottola Molfino, che, raccogliendo la richiesta di esponenti del mondo accademico ...

FESTA DELLA REPUBBLICA: La storia dello scatto simbolo del 2 giugno



È diventato lo scatto simbolo della Festa della Repubblica Italiana, ma la sua reale storia è rimasta ignota per molti anni. È il 1946 infatti quando sulla copertina di Tempo campeggia una fotografia che sarebbe entrata nell'immaginario collettivo: una ragazza, la cui testa attraversa la prima pagina del Corriere della Sera, guarda sognante verso il cielo. Il titolo recita «È nata la Repubblica italiana» ed è riferito all'esito dello storico referendum istituzionale di qualche giorno prima. A realizzare il celebre scatto fu Federico Patellani, caposcuola del fotogiornalismo italiano.

FEDERICO PATELLANI, RINASCERE L'ITALIA

Emblema di speranza e fiducia nel futuro, l'immagine venne intitolata «Rinasce l'Italia» e, grazie alla sua potenza espressiva, non faticò a tramutarsi in un manifesto universale per le celebrazioni del 2 giugno. In realtà non si tratta di una foto spontanea, ma è il frutto di 41 provini, oggi conservati presso il Museo della Fotografia contemporanea di Cinisello Balsamo. In alcuni la giovane è ritratta davanti a una serie di manifesti, in altri legge il giornale, in altri ancora esulta con il pugno alzato. 

FEDERICO PATELLANI

Malgrado le ripetute insistenze dei curiosi, Patellani non rivelò mai l'identità della giovane ragazza. Solo dopo decenni all'insegna del mistero, a fare luce sul caso è stata nel 2016 un'inchiesta pubblicata su Medium da Giorgio Lonardi e Mario Tedeschini Lalli. I quali, dopo aver invitato chiunque avesse informazioni utili a farsi avanti, hanno ricevuto una segnalazione anonima. Ed ecco poi l'agognato nome, scritto nero su bianco: Anna Iberti. All'epoca 24enne e futura moglie di Franco Nasi, tra i primi giornalisti del Giorno. Come poi emerso, in quel giugno 1946 lavorava come impiegata nell'amministrazione dell'Avanti!.



@progettopelago | Festa della Repubblica

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