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#TiPortoAlMuseo: Il Museo Teatrale alla Scala di Milano

Il Museo Teatrale alla Scala di Milano fu inaugurato ufficialmente nel 1913 ma il suo primo nucleo si costituì nel 1911 con l'acquisto ad un'asta parigina della collezione privata dell'antiquario Giulio Sambon, grande appassionato di teatro. L'esposizione racconta, attraverso dipinti, bozzetti, partiture musicali e tanto altro, la storia di uno dei teatri d'opera più importanti del mondo. Il museo è un'istituzione museale privata e conserva una ricca collezione di dipinti legati al mondo dell'Opera lirica e del Teatro in genere, bozzetti scenografici, lettere, ritratti, autografi e strumenti musicali antichi . L'area espositiva del museo è costituita da quattordici sale ed espone busti in marmo e ritratti di numerosi compositori, direttori d'orchestra e artisti dell'ambito musicale europeo degli ultimi due secoli, oggetti per la fruizione dell'Opera e diversi strumenti musicali. Al museo è annessa la Biblioteca "Livia Simoni" cost...

#TiPortoAlMuseo: Il Museo Nazionale di Villa Guinigi a Lucca



Il Museo Nazionale di Villa Guinigi espone una delle più ricche ed interessanti raccolte di opere d'arte prodotte per Lucca da artisti lucchesi o stranieri operanti in città per la committenza ecclesiastica e laica. Il nucleo principale delle collezioni risale agli indemaniamenti dei beni ecclesiastici precedenti e successivi all'unità d'Italia, a cui poi si sono aggiunti reperti provenienti dagli scavi in città, nuove acquisizioni, doni e depositi di vari enti. Nelle sale della Villa, che fu dimora di Paolo Guinigi, signore di Lucca dal 1400 al 1430, in stile tardo gotico, si ripercorre la storia della città: il percorso inizia dall'VIII secolo a.C. con la collezione archeologica, per arrivare al Settecento.

VILLA GUINIGI

La
Villa, uno dei più antichi e prestigiosi palazzi della città, fu eretta a partire dal 1413 da maestranze di ambito culturale dell'Italia settentrionale come la residenza di delizie di Paolo Guinigi, signore di Lucca fino al 1430. Nata come villa suburbana e residenza estiva di rappresentanza, l'edificio era contornato dall'ampio giardino recintato di cui oggi rimane solo una porzione, sul quale si affacciano il prospetto principale, con il lungo loggiato. Dopo la morte del Guinigi, l'edificio subì gravi danneggiamenti finché nel 1924, venne destinato ad accogliere come Museo civico le varie collezioni cittadine. Nel 1948 fu ceduto allo Stato che provvide al restauro dell'edificio e al nuovo ordinamento delle opere. Fu inaugurato come Museo Nazionale nel 1968.

INTERNO DEL MUSEO

L'esposizione si articola a partire dal piano terra dell'edificio, dove sono presentati manufatti pertinenti insediamenti etruschi risalenti all'VIII secolo a.C. Si incontrano poi alcuni reperti provenienti da Pozzi di Seravezza e il ricco corredo della tomba di Rio Ralletta con un magnifico cratere attico a figure rosse, orecchini a bauletto, spillone, fibule e bronzetti votivi provenienti da luoghi di culto e contesti sacri della valle del Serchio. Al periodo della dominazione ligure (IV-III sec. a.C.) risalgono i frammenti di un elmo, fibule e borchie di cintura in bronzo della sala successiva, e quattro tombe a cassetta, provenienti da Marlia, dotate di pregevole corredo; l'uso delle anfore capovolte esposte nella vetrina, documenta una differente tipologia di inumazione. Le ultime sale presentano oggetti in ceramica e, in gran parte, frammenti architettonici, provenienti da contesti pubblici, abitazioni private e necropoli di età romana di Lucca e del suo territorio.

INTERNO DEL MUSEO

Al primo piano la sezione presenta un insieme di reperti dell'alto Medioevo, affreschi frammentari provenienti della chiesa dei Santi Giovanni e Reparata e scelta di materiali da contesti tardo antichi della città e del territorio, per proseguire con un prezioso nucleo di manufatti dell’VIII secolo, testimonianti l'alto livello raggiunto dall'arte orafa longobarda. Nella seconda metà del XII secolo emerge da protagonista lo scultore Biduino al quale si devono la Madonna in trono col Bambino e un capitello con protomi leonine. Fondamentale episodio scultoreo dello scorcio del secolo sono poi i due frammenti di transenna con San Pietro e San Jacopo provenienti dall'omonima chiesa di Altopascio, ai quali fa da sfondo la Croce lignea proveniente dalla chiesa di Santa Maria dei Servi. L’incontro tra la cultura lombarda e quella lucchese caratterizza poi il secolo XIII, periodo a cui risalgono le colonne provenienti dalla facciata della chiesa di San Michele in Foro e dal chiostro di San Giorgio realizzate dalla Taglia di Guidetto. La sezione termina con la splendida Croce lignea firmata da Berlinghiero.

INTERNO DEL MUSEO

Il grande salone centrale ospita affreschi staccati, ricche tavole a fondo oro e sculture di autori locali o forestieri attivi in città. Da segnalare le figure scolpite da Giroldo da Como per San Frediano, la Vergine col Bambino di Tino di Camaino, il Sant’Antonio abate di Francesco di Valdambrino, il Cristo patiens di Deodato Orlandi, i preziosi trittici di Spinello Aretino e Angelo Puccinelli. Come un altar maggiore, fa da scenografico sfondo la grande macchina ideata dal senese Priamo della Quercia che riesce a combinare armoniosamente architettura, pittura e scultura.

INTERNO DEL MUSEO

Il passaggio dal Gotico al Rinascimento si risolve nella sala successiva con le prime opere di sapore e tratti rinascimentali, a testimonianza degli stretti rapporti della città di Lucca con l'ambiente artistico fiorentino; si segnalano le due terrecotte attribuite a Donatello raffiguranti la Madonna col Bambino provenienti da edicole viarie. 
Il percorso espositivo prosegue con l'Annunciazione di un artista seguace di Memling, l'unico dipinto fiammingo di tematica religiosa presente in una struttura pubblica cittadina, residua ma significativa traccia delle molte opere nordeuropee giunte in città. Accanto alle opere del Civitali è esposto un notevole esempio di arte orafa, la Croce astile realizzata da Francesco Marti, mentre sulla parete a destra tre pale d’altare di Michelangelo di Pietro Membrini, il più grande pittore lucchese del secolo XVI. Alle opere dei lucchesi Vincenzo Frediani e Zacchía da Vezzano sono accostati i lavori di due importanti artisti forestieri: Amico Aspertini, manierista bolognese cui si devono anche gli affreschi della Cappella Cenami in San Frediano, e Fra' Bartolomeo autore dei due dipinti di maggior prestigio dell'intera collezione museale.

INTERNO DEL MUSEO

L'esposizione prosegue al piano terreno con opere del periodo della Controriforma e si apre con le grandi pale d'altare realizzate a partire dalla seconda metà del Cinquecento dai numerosi artisti forestieri quali il Passignano e Federico Zuccari che realizzano tele per la chiesa di San Pietro Maggiore, demolita nel 1806. Da segnalare, oltre a una tela con Il battesimo di Cristo di Jacopo Ligozzi, l'Allegoria della libertà lucchese di Paolo Guidotti, un artista di origini lucchesi poi trasferitosi a Roma dove lavorò per il potente cardinale Scipione Borghese. 
Compiutamente barocche le opere di due importanti forestieri attivi in città, Giovanni Lanfranco e Guido Reni ai quali si affiancano opere di Paolo Biancucci, esponente di spicco della scuola pittorica locale. Si documenta poi con ampiezza l'attività del maggior esponente della pittura ‘caravaggesca’ a Lucca, Pietro Paolini. Seguono tele dei lucchesi Girolamo Scaglia e Antonio Franchi, pittore di altissimo livello divenuto, a Firenze, il ritrattista ufficiale della corte medicea. L'ultima sala del Museo accoglie i dipinti di Giovan Domenico Lombardi, pittore dai toni eleganti e probabile maestro di Pompeo Batoni al quale si devono l'Estasi di Santa Caterina e Il martirio di San Bartolomeo.

INTERNO DEL MUSEO

Villa Guinigi e il suo museo rappresentano dunque una delle perle artistico-culturali della città di Lucca, tappa impedibile per chi desidera approfondire la storia di questo territorio nel corso dei secoli. Da non dimenticare poi, in centro città, la caratteristica Torre Guinigi, la più importante torre di Lucca visitabile fino alla sua sommità dalla quale si può godere di un panorama straordinario. 



@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 273^ Tappa

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