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#TiPortoAlMuseo: Il Messner Mountain Museum in Südtirol

Reinhold Messner ,  leggenda dell'alpinismo, ha spesso affermato che il suo ambizioso progetto museale rappresenta, in un certo senso, il suo quindicesimo e ultimo Ottomila. Le 6 sedi del Messner Mountain Museum , di cui cinque in Alto Adige, sorgono tutte in luoghi eccezionali lungo la catena alpina, dalle Dolomiti all'Ortles. Esse raccontano l'incontro tra l'uomo e la montagna attraverso le esperienze vissute dallo stesso Messner, affrontando ciascuno un tema diverso: l'alpinismo tradizionale a Corones, il rapporto tra uomo e montagna a Firmian, il mondo dei ghiacci a Ortles. MMM CORONES Per la progettazione dell'MMM a Plan de Corones presso Brunico, Messner coinvolse la celebre architetta Zaha Hadid , perché fondesse architettura e natura: durante la visita è possibile scendere per tre piani nelle profondità della montagna, mentre le vetrate e la terrazza regalano una vista panoramica. Di recente si è aggiunto il Reinhold Messner Haus sul Monte Elmo a Sesto ...

#TiPortoAlMuseo: Il Museo Diocesano e del Codex di Rossano



Il Museo Diocesano e del Codex di Rossano fu istituto nel 1952 e costituisce il primo museo diocesano della Calabria e fra i primi d'Italia. Al suo interno ospita una ricca collezione di dipinti, sculture, argenti, paramenti e suppellettili. Vero tesoro della collezione però è il Codex Purpureusuno dei più antichi evangeliari esistenti al mondo, inserito all'interno della lista dei patrimoni UNESCO. 

PARTICOLARE DEL CODEX PURPUREUS

Inizialmente il museo era costituito da due sole sale, all'interno del Palazzo Arcivescovile, e custodiva testimonianze artistiche e suppellettile sacra appartenente, principalmente, al tesoro della Cattedrale, a cui si aggiunsero, nel tempo, opere di varie epoche provenienti da alcune chiese, dal Comune di Rossano e da privati cittadini che ne fecero donazione. Nel 1977 si effettuò un riordino delle due sale espositive. Nel 1985, visto il crescente interesse da parte di studiosi e visitatori di tutto il mondo verso il Codex si rese necessario un adeguamento degli spazi espositivi. Perciò, nel 1988, iniziarono i lavori di ristrutturazione e di ampliamento del Museo, utilizzando due ali del Palazzo Arcivescovile retrostanti la Cattedrale e nel 2000 venne inaugurata l'attuale sede del Museo Diocesano di Arte Sacra. Nel 2016, in concomitanza con il rientro del Codex Purpureus nella sua sede naturale, dopo il lungo restauro, è stato inaugurato il museo, completamente rinnovato e con un moderno allestimento.

PALAZZO ARCIVESCOVILE, SEDE DEL MUSEO

Il nuovo percorso museale si distingue in due sezioni, separate da un corridoio direzionale. Una sezione è completamente dedicata al Codex Purpureus, mentre l'altra è dedicata alla storia della diocesi e della città di Rossano nei secoli.

INTERNO DEL MUSEO

INTERNO DEL MUSEO

Il Codex Purpureus Rossanensis è uno dei più antichi evangeliari esistenti al mondo, reso oltremodo prezioso ed unico grazie alle sue bellissime miniature, capolavoro dell'arte bizantina. Esso presenta i resti di un indipendente ciclo di miniature relative alla vita di Cristo, il più antico rimasto in un manoscritto greco. È costituito da 188 fogli (376 pagine) di pergamena, contenenti l'intero Vangelo di Matteo e quasi tutto quello di Marco, mutilo quest'ultimo dei vv. 14-20 conclusivi dell'ultimo capitolo. Nel 2015 il Codex è stato riconosciuto Patrimonio dell'Umanità e inserito nelle liste UNESCO. 

PARTICOLARE DEL CODEX PURPUREUS

Il Museo Diocesano e del Codex di Rossano è dunque un museo unico nel suo genere, che custodisce al suo interno un tesoro non solo della Calabria, ma di tutta l'umanità


Per Info e Prezzi: www.museocodexrossano.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 243^ Tappa

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