Il MILS – Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese ospita una ricca collezione di prodotti e macchinari di tutte le più importanti aziende che hanno operato nel comprensorio di Saronno. L'arco temporale è quello che va dalla seconda metà dell'Ottocento al boom economico degli anni '60; in questo periodo nel Saronnese si sono sviluppati alcuni tra i più significativi episodi della vicenda produttiva lombarda e non solo.
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IMMAGINE TRATTA DAL FILM TEMPI MODERNI DI CHARLIE CHAPLIN |
Nel 1861 subito dopo l'unità d'Italia Saronno contava appena 6.000 abitanti dediti prevalentemente all'agricoltura e all'artigianato. Visitando il Museo si vuole far rivivere un mondo in piena trasformazione e testimoniare il percorso di una comunità che da borgo si trasformò in una "città delle fabbriche". In questo racconto storia dell'industria e storia sociale si fondono.
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INGRESSO DEL MUSEO |
Il MILS ha sede in antichi capannoni delle Ferrovie Nord che ospitavano l'officina per la revisione delle locomotive a vapore; la struttura si articola in uno spazio espositivo all'aperto di circa 1400 mq e uno spazio interno di circa 800 mq.
Le collezioni esposte al Museo rappresentano una testimonianza della lunga storia industriale e del lavoro del Saronnese ed evidenziano l'importanza che settori come quello dei trasporti, meccanico, tessile, alimentare ed elettronico hanno avuto nella vita del territorio in un arco temporale che va dalla seconda metà dell'800 agli anni '60 del secolo appena passato.
L'area espositiva esterna è interamente dedicata al tema dei trasporti ferroviari rappresentati dai veicoli storici delle Ferrovie Nord, che a Saronno avevano e tuttora hanno lo snodo più importante della rete. La ferrovia contribuì in modo determinante ad accelerare lo sviluppo industriale del territorio.
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AREA ESPOSITIVA ESTERNA |
I visitatori sono accolti da una storica tettoia Liberty; era posta in origine all’ingresso della stazione di Saronno, dove faceva capo la prima tratta ferroviaria (la Milano-Saronno appunto) inaugurata il 22 Marzo 1879.
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TETTOIA LIBERTY |
La reception del Museo, caratterizzata da un'emblematica immagine tratta dal film Tempi Moderni di Chaplin, introduce gli ospiti alla visita. Sulle pareti della sala si trovano pannelli esplicativi che informano sulla nascita e sull'evoluzione dell'Associazione promotrice del Museo, sulla storia della Città e del suo sviluppo. Una grande mappa mostra anche l'ubicazione dei vari insediamenti industriali.
L'area espositiva interna si sviluppa in diverse sale espositive:
Stanza della memoria: chiamata così perché sulle pareti si trovano i ritratti di 32 imprenditori che sono stati tra i protagonisti della storia industriale del Saronnese. Vi è ospitata anche la Biblioteca del Museo che conserva un ricco patrimonio di libri, riviste, documenti, rapporti inerenti alla vita sociale, economica e culturale del Saronnese.
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SALA DELLA MEMORIA |
Sala Giancarlo Baldo: locale destinato a conferenze, attività di didattica e mostre temporanee legate a tematiche strettamente connesse alla finalità del Museo.
Sala dei trasporti e dell'industria meccanica: esposizione organizzata per aree aziendali. Tra gli oggetti esposti si incontrano quelle delle Ferrovie Nord, delle Fonderie e Officine di Saronno, della Gianetti Ruote, della Parma Casseforti e dell'Isotta Fraschini.
Sala dell'industria tessile, della tipografia e altri settori: il percorso espositivo inizia con alcuni motori dell'Isotta Fraschini e alcune testimonianze di un'altra storica azienda, la CEMSA.
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GRANDE MOTORE INDUSTRIALE |
Sala Lazzaroni: ultima sala, interamente dedicata alla storia industriale della Lazzaroni. Sono esposti macchinari per la fabbricazione di biscotti, degli storici amaretti e dei wafer. Interessante anche l'esposizione, in una serie di storiche vetrine, delle scatole per biscotti in latta e in cartone con sopra riportate rappresentazioni grafiche che fanno ormai parte della storia del design industriale italiano.
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STORICA SCATOLA IN LATTA DELLA LAZZARONI |
Il Museo delle Industrie e del Lavoro di Saronno è dunque una testimonianza della ricca produttività del distretto industriale saronnese, capace di dare lavoro a una fetta importante della popolazione in quell'area ma non solo.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 221^ Tappa
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