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#TiPortoAlMuseo: La Villa Imperiale di Pesaro

La Villa Imperiale di Pesaro deve il suo nome ad un avvenimento del 1452: nel mese di gennaio l'imperatore Federico III sostò nella città marchigiana e Alessandro Sforza, committente della villa, lo invitò a vedere il sito su cui intendeva erigere la sua residenza. L'imperatore ne pose la prima pietra: da allora la villa è nota come "Imperiale".  La costruzione, ultimata nel 1469, è un edificio sorprendente dove si alternato stanze affrescate, cortili e uno splendido giardino all'italiana. SALA DELLE CARIATIDI © ALBERTO SERENI L' edificio sforzesco, più antico e caratterizzato dall'alta torre , presenta tutti i caratteri della villa di campagna del Quattrocento , con un forte richiamo all' architettura medicea . Superato il vestibolo si apre un cortile porticato che costituisce il cuore della villa, con una vera da pozzo decorata. VISTA DALL'ALTO © DARIO FUSARO CORTILE ROVERSCO © SIMONE COLLINETTI ATRIO COLONNATO © SIMONE COLLINETTI CORTILE ROVE...

#TiPortoAlMuseo: La Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia



A Brescia è possibile attraversare la storia dell'arte lombarda (e non solo) grazie alle opere custodite nella Pinacoteca Tosio Martinengo. Nata e cresciuta grazie alla donazione di diversi collezionisti, la raccolta espone in ordine cronologico opere che vanno dal Trecento all'Ottocento, ospitando nelle sale, studiate attentamente nell'uso dei colori delle tappezzerie, grandi capolavori dell'arte.

INTERNO DEL MUSEO

La Pinacoteca nacque ed ebbe inizialmente sede in Palazzo Tosio, formata dalle ricche collezioni di dipinti, sculture, stampe, disegni e objects d'art che nel 1832 il conte Paolo Tosio volle donare al Comune. Nel 1851 la Galleria Tosio fu aperta al pubblico, registrando un progressivo incremento delle opere esposte, grazie soprattutto all'aggiunta di quadri donati o legati da collezionisti privati e di dipinti di proprietà comunale, incluse grandi pale provenienti da chiese demolite o soppresse. Il continuo afflusso di opere determinò la necessità di aprire una seconda Pinacoteca: quando nel 1884 Francesco Leopardo Martinengo da Barco lasciò alla città il proprio grande palazzo, fu quindi possibile trovare una più razionale distribuzione per gli oltre 600 oggetti che affollavano le sale di Palazzo Tosio. In Palazzo Martinengo da Barco fu quindi aperta nel 1889 la Pinacoteca Comunale Martinengo, costituita con le opere estranee al legato Tosio. Nel 1903 l'amministrazione cittadina decise la fusione delle due pinacoteche comunali in una sola, presso Palazzo Martinengo da Barco. Nel 1914 la Pinacoteca Tosio Martinengo era definitivamente sistemata e veniva aperta al pubblico.

PALAZZO MARTINENGO DA BRACO

Il patrimonio della Pinacoteca si è formato tra Ottocento e Novecento grazie alla generosità di privati cittadini che donarono le loro raccolte e alla cura posta dal Comune nel raccogliere e conservare opere d'arte e memorie storiche che avevano definito nel tempo il volto della città e che le importanti trasformazioni amministrative e urbanistiche avviate sul finire del Settecento andavano via via sottraendo alle loro destinazioni tradizionali.

INTERNO DEL MUSEO

INTERNO DEL MUSEO

INTERNO DEL MUSEO

INTERNO DEL MUSEO

Il percorso espositivo prende avvio dal Trecento e affianca ai dipinti mirabili oggetti di arte decorativa. Attraverso testimonianze di assoluta fama come l'Angelo e il Redentore di Raffaello e l'Adorazione dei pastori di Lorenzo Lotto, si arriva al cuore della collezione, costituito dalla pittura bresciana del Rinascimento con Savoldo, Romanino e Moretto. Si manifesta qui una peculiare attenzione per la realtà, che arriva poi fino alla stagione dei pitocchi di Giacomo Ceruti. Il percorso si conclude infine con l'Ottocento di Canova e Hayez.

RAFFAELLO, CRISTO REDENTORE BENEDICENTE

LORENZO LOTTO, ADORAZIONE DEI PASTORI

MORETTO, PALA ROVELLI

SAVOLDO, RITRATTO DI GIOVANE COL FLAUTO

GIACOMO CERUTI (PITOCCHETTO), SCUOLA DI RAGAZZE

FRANCESCO HAYEZ, PROFUGHI DI PARGA

La Pinacoteca Tosio Martinengo è dunque uno spazio dove è possibile fare un viaggio attraverso secoli di arte, attraversando ambienti progettati per le opere che custodiscono. 


@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 210^ Tappa

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