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FESTA DELLA REPUBBLICA: La storia dello scatto simbolo del 2 giugno

È diventato  lo scatto simbolo della Festa della Repubblica Italiana , ma la sua reale storia è rimasta ignota per molti anni.  È il  1946 infatti  quando  sulla copertina di Tempo campeggia una fotografia che sarebbe entrata nell'immaginario collettivo: una ragazza, la cui testa attraversa la prima pagina del Corriere della Sera , guarda sognante verso il cielo. Il titolo recita «È nata la Repubblica italiana» ed è riferito all'esito dello storico referendum istituzionale di qualche giorno prima. A realizzare il celebre scatto fu Federico Patellani , caposcuola del fotogiornalismo italiano. FEDERICO PATELLANI, RINASCERE L'ITALIA Emblema di speranza e fiducia nel futuro, l'immagine venne intitolata «Rinasce l'Italia» e, grazie alla sua potenza espressiva, non faticò a tramutarsi in un manifesto universale per le celebrazioni del 2 giugno . In realtà non si tratta di una foto spontanea, ma è il frutto di  41 provini , oggi conservati presso il Museo d...

#TiPortoAlMuseo: Il Museo Carlo Bilotti di Roma



All'interno di Villa Borghese, uno dei parchi più grandi e belli di Roma, nell'area dell'Aranciera, si trova il Museo Carlo Bilotti. Si tratta di un luogo poco conosciuto anche dai romani stessi, ma che nasconde una collezione ricca di capolavori dell’arte del Novecento con autori come Giorgio de Chirico, Gino Severini, Andy Warhol, Larry Rivers e Giacomo Manzù.

ANDY WARHOL, MADRE E FIGLIA: TINA E LISA BILOTTI

Ma chi è Carlo Bilotti? È stato un imprenditore internazionale che ha lavorato nel campo della cosmetica. Era però anche un grande appassionato d'arte. Nel corso della sua vita ha collezionato numerose opere d'arte contemporanea e alla fine ha deciso di rendere fruibile al pubblico la sua collezione, iniziando con progetti di mecenatismo nelle città di Roma e Cosenza. Una volta scomparso nel 2006, nello stesso anno l'edificio dell'Aranciera di Villa Borghese venne trasformato in un museo dopo un accurato restauro, aprendo grazie alla collaborazione del Comune di Roma.

INGRESSO DEL MUSEO

ARANCIERA DI VILLA BORGHESE

Il percorso espositivo è articolato in 2 piani e ha al suo interno una sua collezione permanente le opere collezionate da Bilotti. Figurano artisti di prima importanza come Giorgio de Chirico, Gino Severini, Andy Warhol, Larry Rivers e Giacomo Manzù.

INTERNO DEL MUSEO

INTERNO DEL MUSEO

In particolare Bilotti acquistava quasi tutte le opere direttamente dagli artisti. Un esempio è Il cavaliere antico, un carboncino e acquerello su carta che comprò da Giorgio de Chirico recandosi nel suo studio a Piazza di Spagna, oggi diventato Casa Museo dell'artista.

GIORGIO DE CHIRICO, IL CAVALIERE ANTICO

Esemplare anche il ritratto della moglie e della figlia del collezionista dipinto dalla mano di Andy Warhol. I due volti hanno un'inclinazione obliqua e il colore dei capelli, castani per entrambe, sono stati scelti proprio dall'artista, anche se in realtà non era così.

ANDY WARHOL, MADRE E FIGLIA: TINA E LISA BILOTTI

Gli ampi spazi del piano terra accolgono molto spesso mostre temporanee. Tra le esposizioni passate i dipinti di Frank Holliday, le installazioni di Renata Rampazzi e Benedetto Pietromarchi.

INTERNO DEL MUSEO

Il Museo Carlo Bilotti di Roma è dunque un gioiello di Villa Borghese. L'ingresso è gratuito, un valido motivo in più per andare subito a visitarlo e scoprire la sua collezione.


Articolo in collaborazione con Federica Pagliarini (@emozionearte)


Per Info e Prezzi: www.museocarlobilotti.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 213^ Tappa

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