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#TiPortoAlMuseo: Il Polo Museale di Ascoli Satriano

  Tra le dolci colline della Daunia, là dove storia, arte e spiritualità si intrecciano da secoli, sorge il Polo Museale di Ascoli Satriano . Più che un museo, è un viaggio nel cuore più autentico della Puglia, un luogo che custodisce l'anima di un intero territorio, invitando ogni visitatore a perdersi tra meraviglie d'arte sacra, reperti archeologici unici e antichi mosaici che raccontano un passato luminoso. MARMI DI ASCOLI SATRIANO, COPPIA DI GRIFONI Il museo si trova nel complesso monumentale di Santa Maria del Popolo , uno scrigno di pietra che attraversa i secoli: dalla chiesa trecentesca al monastero del Quattrocento, oggi rinato grazie a un sapiente restauro che lo ha restituito alla comunità. Entrare qui significa immergersi in un racconto millenario fatto di fede, arte e identità. CORTILE INTERNO DEL MUSEO Il Polo si articola in due anime principali: il Museo Diocesano e il Museo Civico Archeologico . Il primo custodisce tesori di arte sacra, oggetti liturgici e dip...

#TiPortoAlMuseo: Torino archeologica, un museo a cielo aperto



Parlando di archeologia italiana non si può fare a meno di nominare città come Roma e Siena, ma anche Torino è ricca di reperti archeologici, spesso meno conosciuti. Ecco, quindi, un piccolo itinerario nel museo a cielo aperto che è la Torino archeologica. Augusta Taurinorum infatti nasce come città probabilmente dopo il 58 a.C., a seguito del passaggio di Cesare, diretto nelle Gallie. Doveva essere una città di medie dimensioni, con strade collocate su una maglia ortogonale, analogamente ad altre città fondate tra l'età di Cesare e il principato di Augusto.

PORTA PRINCIPALIS SINISTRA

Il nostro tour parte da uno dei simboli della Torino romana: la Porta Palatina di Piazza Castello, oggi compresa nelle murature di Palazzo Madama. L'edificio include molte fasi della storia della città: la Porta Decumana di accesso alla città romana viene trasformata nel medioevo in fortezza e successivamente diventa il palazzo dei principi d'Acaja, poi ancora diventa sede del primo Senato del Regno d'Italia, e dal 1934 è uno dei musei più importanti della città.

PORTA PALATINA PIAZZA CASTELLO

Da Piazza Castello entriamo nei cancelli di Palazzo Reale e raggiungiamo il Duomo e la Torre Campanaria in piazza San Giovanni Battista. Costruita nel 1468-9 per volere del vescovo Giovanni di Compeys e ripresa da Filippo Juvarra nel 1720, rappresenta nuovamente il riuso tipicamente torinese di strutture antiche in età moderna.

DUOMO E TORRE CAMPANARIA

Da qui è impossibile non vedere il Teatro Romano e il Parco Archeologico delle Porte Palatine che conserva la porta gemella a quella di Piazza Castello, chiamata Porta Principalis Sinistra. Ha due fornici carrai e due pedonali e permetteva l'accesso al cardo maximus, osservando bene il basolato sono infatti ancora presenti i segni dei carri che vi passarono. Ci sono poi altri due elementi che riportano in vita questo luogo: il primo è l'impronta di un artigiano che aveva lavorato i laterizi, il secondo è l'impronta di una zampa di cane impressa in un mattone ancora visibile sui lacerti murari. Davanti alla porta invece due sculture raffiguranti Giulio Cesare e Augusto, donate alla città da Benito Mussolini nel 1935.

RESTI DEL TEATRO ROMANO

PORTA PRINCIPALIS SINISTRA

DETTAGLIO CON L'IMPRONTA DELLA ZAMPA DI UN CANE

Dal Parco delle Porte Palatine ci spostiamo nel centro del Quadrilatero Romano, dove in largo IV Marzo possiamo vedere la
Casa del Senato, residenza del praefectus in età romana e poi palazzo ducale in età longobarda. Qui è possibile notare le finestre ogivali, tracce della Torino medievale, che sono ancora visibili in numerosi edifici di questo quartiere.

CASA DEL SENATO

CASA DEL SENATO

Il nostro tour si conclude infine con Casa Romagnano, edificio medievale costruito nel XIV secolo per i marchesi Romagnano. Anche in questo caso sono visibili le finestre ogivali in cotto, il cui fregio parzialmente conservato, è decorato con elementi vegetali.

CASA ROMAGNANO

CASA ROMAGNANO, DETTAGLIO

Torino è dunque un esempio di museo archeologico a cielo aperto e, sebbene sia una città ricordata molto più spesso per la sua urbanistica settecentesca e Liberty, questo breve tour dimostra come in realtà, anche se meno evidenti, le tracce romane e medievali siano ancora visibili e conservino una storia urbanistica lunga oltre 2000 anni.


Articolo in collaborazione con Valeria Carpinello (@valeslab_)


@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 206^ Tappa

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