Chi non ha mai letto le Avventure di Pinocchio o non si è mai lasciato trasportare dalle vicende del burattino più famoso d'Italia? Il Parco di Pinocchio a Collodi (frazione del comune di Pescia, provincia di Pistoia) ricostruisce queste avventure attraverso opere d'arte di alcuni dei più importanti artisti del Novecento, all'interno del territorio fonte di ispirazione per il romanzo di successo dello scrittore Carlo Lorenzini (meglio conosciuto con lo pseudonimo di "Carlo Collodi").
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MARCO ZANUSO, PESCECANE |
L'idea di celebrare a Collodi il famoso burattino venne al prof. Rolando Anzilotti e al Comitato per il Monumento a Pinocchio che fecero appello al mondo dell'arte. 84 scultori risposero, presentando i loro bozzetti al concorso nazionale bandito per la realizzazione del monumento: nel 1956 la vittoria andò a Emilio Greco per Pinocchio e la Fata e a Venturino Venturi per la Piazzetta dei Mosaici (arch. Renato Baldi e Lionello De Luigi). Il Parco venne aperto al pubblico nello stesso anno, evolvendosi per rimanere al passo coi tempi, ma mantenendosi sempre fedele al romanzo. A gestirlo oggi è la Fondazione Nazionale Carlo Collodi, che ne possiede anche la proprietà.
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BORGO DI COLLODI |
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EMILIO GRECO, PINOCCHIO E LA FATA |
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VENTURINO VENTURI, PIAZZETTA DEI MOSAICI |
Il Parco è costruito come un percorso a tappe, con sculture, edifici e sistemazione del verde dove l'adulto e il bambino interagiscono insieme per rievocare le Avventure di Pinocchio, attraverso le opere di grandi artisti del Novecento.
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TARGA CON L'INCIPIT DEL LIBRO |
Le vicende del burattino trasformato in un bambino di carne e ossa grazie alla fata turchina sono infatti ripercorse attraverso sculture in bronzo e acciaio. Immerse nella vegetazione, le opere riportano alla mente gli episodi più salienti della storia e, se qualche episodio sfugge alla memoria, un innovativo sistema QR code dà la possibilità di ascoltare il passo del testo originale corrispondente a ciascuna statua recitato dalle voci di Pinocchio e dei personaggi che via via incontra nel suo percorso di vita.
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PINOCCHIO IN LEGNO PIU' ALTO DEL MONDO |
Il Parco è un vero e proprio museo a cielo aperto, perché le sculture tracciano un percorso fantastico tra i fiori e la vegetazione, invitando i visitatori a proseguire nel loro cammino per farsi narrare la celebre storia del burattino e per incontrare tutti i vari personaggi con cui lo stesso Pinocchio si trovò a dialogare. Sono inoltre opere nate dalla creatività intellettuale e manuale di alcuni tra i più noti artisti del secondo Novecento, quali Pietro Consagra, con le sue sculture disseminate per il Parco e Marco Zanuso, con il celebre Pescecane.
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PIETRO CONSAGRA, GRILLO PARLANTE |
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PIETRO CONSAGRA, IL GATTO E LA VOLPE |
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PIETRO CONSAGRA, LA FATA GRANDE |
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PIETRO CONSAGRA, PINOCCHIO |
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MARCO ZANUSO, PESCECANE |
Il Museo del Parco (Laboratorio delle Figure) e la Sala del Grillo Parlante ospitano invece sempre mostre tematiche su Pinocchio. Un modo per avvicinare piccoli e grandi al mondo dell'arte contemporanea attraverso il burattino più famoso al mondo.
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PIETRO CONSAGRA, ALBERO DEGLI ZECCHINI |
Il Parco di Pinocchio dunque non è un consueto parco di divertimenti, ma piuttosto un'unità fantastica di rara suggestione, un prezioso esempio di creazione collettiva di artisti di grande personalità, un luogo in cui si ha la sensazione di ripercorrere una fiaba vivente divertendosi in modo spontaneo, naturale e stando a contatto con la tranquilla bellezza dell'arte e della natura.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 202^ Tappa
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