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#TiPortoAlMuseo: Il Museo dell'Arte Salvata di Roma

All'interno dell'Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano di Roma sorge il Museo dell'Arte Salvata , nato per  per accogliere a rotazione l'esposizione di opere d'arte sottratte a calamità naturali o antropiche come guerre, saccheggi o furti. INTERNO DEL MUSEO Le opere d'arte e i manufatti archeologici rubati, dispersi, venduti o esportati illegalmente costituiscono una perdita significativa per il patrimonio culturale di un Paese, espressione della sua memoria storica e dei suoi valori collettivi, per non parlare dell’identità del suo popolo. Nonostante il suo intrinseco valore intangibile, anziché essere degno di essere salvaguardato, protetto e conservato, il patrimonio culturale è stato spesso preso di mira per il traffico illecito e la distruzione materiale. Non è un caso che durante i conflitti internazionali gli aggressori danneggino spesso, intenzionalmente e deliberatamente il patrimonio culturale, colpendo le radici stesse dell'identità del Paese...

#TiPortoAlMuseo: La Fondazione Luigi Rovati di Milano



Un museo che unisce l'arte etrusca all'arte contemporanea è quello della Fondazione Luigi Rovati a Milano. Qui sono esposte oltre 250 opere all'interno di un percorso espositivo che attraversa diverse sale, dal piano ipogeo ai preziosi ambienti del palazzo in cui sorge, che mettono in relazione i reperti etruschi a opere dei maggiori artisti contemporanei come Picasso, Giulio Paolini e Andy Warhol. Un allestimento innovativo frutto di un lavoro durato anni e guidato dallo studio d'architettura MCA – Mario Cucinella Architects.

INTERNO DEL MUSEO

Con l'apertura del museo si conclude il processo di avvicinamento graduale verso il pubblico della Fondazione, dopo l'intervento di restauro, ampliamento e riqualificazione del palazzo sviluppato dallo studio MCA – Mario Cucinella Architects, fondato e diretto da Mario Cucinella.

PALAZZO BOCCONI-RIZZOLI-CARRARO

PALAZZO BOCCONI-RIZZOLI-CARRARO

Il percorso espositivo si snoda su due piani e prende il via nel Piano Ipogeo, dove il visitatore è accolto da una grande urna cineraria in travertino e si muove all'interno delle cupole tra le teche triangolari in cristallo che espongono i grandi vasi, gli ex voto, le antefisse, i piccoli bronzi etruschi accanto a opere contemporanee di William Kentridge, Lucio Fontana e Arturo Martini. 

Si passa quindi alla grande sala ellissoidale, nella quale i reperti esposti parlano della vita quotidiana degli Etruschi, la casa, la bottega, il mare. Un vaso di Picasso ripropone l'immagine del banchetto etrusco.

In uno spazio appartato si sviluppa la sezione "Cercare il bello": piccoli cubi di cristallo racchiudono gioielli, monili etruschi e oggetti preziosi, come la testina di donna in bronzo dorato di Alberto Giacometti. Al centro, la teca più grande accoglie il simbolo del museo, il Guerriero Cernuschi, un raffinato ed espressivo bronzo votivo etrusco. La sezione dedicata alla scrittura espone urne cinerarie volterrane e chiusine e piccole ceramiche che grazie a nuove tecnologie rivelano il significato delle inscrizioni.

PIANO IPOGEO

PIANO IPOGEO

PIANO IPOGEO

Al primo primo piano c’è Piano Nobile, in cui tutti gli ambienti sono stati recuperati, restaurati e ridisegnati creando uno spazio espositivo d'avanguardia. Lo studio approfondito degli impatti cromatici e dei dettagli favorisce il dialogo fra archeologia e arte contemporanea e offre al visitatore stimoli ed emozioni visive e concettuali. La tela The Etruscan Scene: Female Ritual Dance (1985) di Andy Warhol, le polaroid della serie Etruschi (1984) di Paolo Gioli, i disegni e gli acquarelli di Augusto Guido Gatti (1863-1947), testimonianze delle pitture rinvenute nelle tombe di Tarquinia: queste alcune delle opere che si integrano con la serialità dei buccheri etruschi racchiusi nelle vetrine.

Il percorso prosegue nelle altre sale, dove artisti contemporanei – Luigi Ontani, Giulio Paolini, Francesco Simeti, Marianna Kennedy – concepiscono opere che abitano spazi popolati da sculture e reperti etruschi. A questo insieme si affiancano significativi prestiti come l'ampia collezione di asce, fibule, strumenti da lavoro del "Ripostiglio di San Francesco", proveniente dal Museo Civico Archeologico di Bologna, la grande tela di Giorgio de Chirico Le Cheval d’Agamèmnon, (1929) e all'ingresso la Lanterne à quatre lumières (1983) di Diego Giacometti. 

PIANO NOBILE

PIANO NOBILE

PIANO NOBILE

PIANO NOBILE

Gli spazi del percorso espositivo sono progettati per dare alle mostre temporanee una piattaforma di riferimento integrata e ben definita che permetta al pubblico di trovare ogni volta una rinnovata esperienza di visita. In particolare, al primo piano lo Spazio Bianco e nel giardino il Padiglione sono dedicati ai progetti temporanei.

PADIGLIONE NEL GIARDINO

La Fondazione Luigi Rovati di Milano è dunque uno spazio innovativo in cui arte antica e contemporanea si fondono dando vita a un dialogo inedito all'interno di un percorso stimolante e interattivo. 

Per Info e Prezzi: www.fondazioneluigirovati.org
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 194^ Tappa

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