Peccioli è un piccolo borgo toscano in provincia di
Pisa. All'interno di tutto il suo territorio, che conta quasi 5mila abitanti, l'antico dialoga con il contemporaneo. Riconosciuto Bandiera Arancione dal
Touring Club Italiano Peccioli è considerata una piccola capitale dell'arte contemporanea in Italia, che è riuscita a valorizzare e a reinterpretare il territorio rendendolo un vero e proprio museo a cielo aperto.
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VEDUTA SULLE PRESENZE DI PECCIOLI |
La storia di Peccioli la si conosce a partire dalla seconda metà del XII sec. Il borgo inizialmente apparteneva ad una rinomata famiglia toscana, i Gherardesca, poi fu successivamente ceduto al vescovo di Volterra, ma nel 1193 passò sotto la giurisdizione di Pisa. Nel 1284 passò sotto quella fiorentina e l'anno successivo tornò ai pisani che però ottennero l’effettivo possesso solo nel 1293. Passò nuovamente a Firenze nel 1406 con cui subì l'invasione dei francesi con i principi d'Orange nel 1526 e nel 1860 aderì al Regno d'Italia.
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BORGO DI PECCIOLI VISTO DALL'ALTO |
È grazie alla Fondazione Peccioliper, nata nel 2004 per volontà del Comune di Peccioli, che il borgo è stato al centro di un progetto di valorizzazione, salvaguardia e promozione del territorio che lo ha reso noto in tutta Italia. Sono tantissime le opere d'arte contemporanea presenti a Peccioli e realizzate nell'arco di trent'anni, a partire dal 1991, progetti che hanno portato nel borgo e nelle frazioni circostanti tantissimi artisti.
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VITTORIO CORSINI, LO SGURDO DI PECCIOLI E SARA MARIOLI, LA FELICITA' E' UNA VIA |
Tra gli edifici principali del borgo il Palazzo Senza Tempo, con la sua incredibile terrazza, che permette di ammirare il panorama sul paesaggio circostante. Da qui si possono iniziare a scorgere le opere sparse per il territorio.
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PALAZZO SENZA TEMPO CON LA SUA TERRAZZA |
Scenografica è la passerella pedonale lunga 72 metri ed elevata a 30 metri d'altezza, che ha lo scopo di collegare la parte alta di Peccioli a quella bassa. Con l'opera Endless Sunset, Patrick Tuttofuoco ha avvolto la passerella per tutta la sua lunghezza con un nastro continuo in acciaio inox, pensando proprio ai colori del tramonto: dal fucsia, al rosso, all'arancio, al giallo.
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PASSERELLA PEDONALE |
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PASSERELLA PEDONALE |
Un altro spazio importante è l'Anfiteatro Fonte Mazzola. Costruito con tufo e cemento, l'anfiteatro si trova già di fronte a un vero e proprio spettacolo. Proprio nei pressi dell'anfiteatro sorge anche la struttura che ospita la Biblioteca Comunale e Archivio Fonte Mazzola, inaugurata nel 2019, che raccoglie un patrimonio librario ingente.
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ANFITEATRO FONTE MAZZOLA |
Da non perdere nei dintorni di Peccioli la frazione colorata di Ghizzano, costituita da una grande villa nobiliare, strette viuzze, una piccola biblioteca che è il fulcro del paese e degli incontri. Alicja Kwade, David Tremlett e Patrick Tuttofuoco sono stati i tre artisti chiamati a lavorare al progetto di riqualifica di questa frazione attraverso l'arte.
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GHIZZANO |
Altro luogo sorprendente è la Discarica di Legoli. Può sembrare un controsenso: cosa ci fa l'arte in discarica? Le opere fanno parte del progetto di rivalutazione dell'Impianto di Smaltimento e Trattamento Rifiuti di Legoli. Se ne occupa soprattutto David Tremlett, famoso per i suoi wall drawings, che decide di riempire di colore e forme geometriche i grandi muri di contenimento dell'Impianto e a tre silos. La Naturaliter invece si occupa di un'altra incredibile opera, Presenze. Si tratta di gigantesche sculture in fibra di cemento raffiguranti 4 figure umane (alte da 5 a 9 metri) che emergono dalle colline come provenienti dal sottosuolo.
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PRESENZE DELLA DISCARICA DI LEGOLI |
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PRESENZE DELLA DISCARICA DI LEGOLI |
Peccioli è dunque un museo diffuso a cielo aperto, dove l'arte contemporanea dialoga con la storia del borgo e con il territorio circostante. Un esempio di riqualifica di un borgo storico attraverso l'arte e l'attenzione all'aspetto ambientale-ecologico.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 178^ Tappa
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