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#TiPortoAlMuseo: L'Associazione Giancarlo Iliprandi di Milano

Giancarlo Iliprandi è stato un grafico e designer italiano. Dopo il diploma in pittura  nel 1949 e in scenografia nel 1953 presso l'Accademia di Brera, ha iniziato l'attività  di graphic designer, entrando in contatto con personalità quali Bruno Munari, i fratelli  Castiglioni e Max Huber. In seguito alla sua scomparsa nel 2019 è nata all'interno  dello storico studio di Milano in via Vallazze 63 (presso un edificio progettato da Gio  Ponti) l' Associazione Giancarlo Iliprandi . Nel 1953 fonda il suo studio professionale e inziano le prime importanti commissioni  da aziende come Agip, Rai, La Rinascente, e successivamente Pirelli, Olivetti,  Arflex, Montecatini, Eni, Roche, Honeywell e Standa. A partire dagli anni sessanta  lavora in qualità di art director per diverse riviste Scinautico (1960-63), Popular  Photography Italiana  (1966-72), Rivista RAI  (1968-69), Abitare  (1969-75),  Interni (1980-82) e Phototeca ...

#TiPortoAlMuseo: Il Castello della Zisa di Palermo



Il Catello della Zisa di Palermo è uno dei palazzi normanni più belli del Sud Italia, testimonianza di quel mix di culture che caratterizzò la Sicilia nel XII secolo. Il nome del palazzo deriva infatti dall'arabo "al-Aziz", che significa "splendido". La costruzione risale al 1167, ma l'aspetto attuale risente delle aggiunte barocche del Seicento. All'interno un Museo d'Arte Islamica, con reperti provenienti da tutto il Mediterraneo. 

CASTELLO DELLA ZISA

Il Palazzo, iniziato durante il regno di Guglielmo I ed ultimato da Guglielmo II intorno al 1167, fu la residenza estiva preferita dai re e dalla sua corte. Il suo nome deriva dall’arabo "al-Aziz", ovvero "splendido". Durante i secoli ha subito diverse trasformazioni, la più rilevante è sicuramente quella avvenuta nel 1635, dove vi furono apportate aggiunte in stile barocco, ad opera di Giovanni Sandoval.

CASTELLO DELLA ZISA, ESTERNO

Esternamente si presenta come un blocco cristallino suddiviso in tre ordini orizzontali corrispondenti ai tre piani. Sulla facciata principale si apre un vestibolo detto Sala della fontana, attorno a cui ruotano gli appartamenti delle ali meridionali e settentrionali e la cui decorazione è di ispirazione tipicamente islamica a pianta quadrangolare trilobata, retto da coppie di colonne; sull'arco di ingresso, invece, è stato collocato un affresco barocco detto Diavoli della Zisa, ovvero una serie di figure che secondo la tradizione è impossibile contare per la loro disposizione in senso rotatorio.

SALA DELLA FONTANA

DIAVOLI DELLA ZISA

Il pavimento della sala è attraversato da una canaletta che forma due vasche, quadrate all'esterno e ottagonali all'interno, in cui scorreva l'acqua versata dalla fontana, posta sulla parete di fondo. La sala è interamente coperta da un rivestimento in marmo sovrastato da una fascia a mosaico a motivi naturalistici, con tondi nella parete della fontana.

SALA DELLA FONTANA

Di notevole interesse è il particolare sistema di ventilazione, costituito da camini che consentivano il refrigerio estivo. All'interno del castello è ospitato il Museo d'arte islamica, con reperti provenienti dall'area del Mediterraneo.

CASTELLO DELLA ZISA, GIARDINO

Il Castello della Zisa è dunque una tappa imperdibile di Palermo, uno di quei luoghi dove respirare lo spirito multietnico della città siciliana, tra richiami normanni e arabi. 

@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 143^ Tappa

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