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#TiPortoAlMuseo: Il Museo dell'Arte Salvata di Roma

All'interno dell'Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano di Roma sorge il Museo dell'Arte Salvata , nato per  per accogliere a rotazione l'esposizione di opere d'arte sottratte a calamità naturali o antropiche come guerre, saccheggi o furti. INTERNO DEL MUSEO Le opere d'arte e i manufatti archeologici rubati, dispersi, venduti o esportati illegalmente costituiscono una perdita significativa per il patrimonio culturale di un Paese, espressione della sua memoria storica e dei suoi valori collettivi, per non parlare dell’identità del suo popolo. Nonostante il suo intrinseco valore intangibile, anziché essere degno di essere salvaguardato, protetto e conservato, il patrimonio culturale è stato spesso preso di mira per il traffico illecito e la distruzione materiale. Non è un caso che durante i conflitti internazionali gli aggressori danneggino spesso, intenzionalmente e deliberatamente il patrimonio culturale, colpendo le radici stesse dell'identità del Paese...

#TiPortoAlMuseo: Il Castello della Zisa di Palermo



Il Catello della Zisa di Palermo è uno dei palazzi normanni più belli del Sud Italia, testimonianza di quel mix di culture che caratterizzò la Sicilia nel XII secolo. Il nome del palazzo deriva infatti dall'arabo "al-Aziz", che significa "splendido". La costruzione risale al 1167, ma l'aspetto attuale risente delle aggiunte barocche del Seicento. All'interno un Museo d'Arte Islamica, con reperti provenienti da tutto il Mediterraneo. 

CASTELLO DELLA ZISA

Il Palazzo, iniziato durante il regno di Guglielmo I ed ultimato da Guglielmo II intorno al 1167, fu la residenza estiva preferita dai re e dalla sua corte. Il suo nome deriva dall’arabo "al-Aziz", ovvero "splendido". Durante i secoli ha subito diverse trasformazioni, la più rilevante è sicuramente quella avvenuta nel 1635, dove vi furono apportate aggiunte in stile barocco, ad opera di Giovanni Sandoval.

CASTELLO DELLA ZISA, ESTERNO

Esternamente si presenta come un blocco cristallino suddiviso in tre ordini orizzontali corrispondenti ai tre piani. Sulla facciata principale si apre un vestibolo detto Sala della fontana, attorno a cui ruotano gli appartamenti delle ali meridionali e settentrionali e la cui decorazione è di ispirazione tipicamente islamica a pianta quadrangolare trilobata, retto da coppie di colonne; sull'arco di ingresso, invece, è stato collocato un affresco barocco detto Diavoli della Zisa, ovvero una serie di figure che secondo la tradizione è impossibile contare per la loro disposizione in senso rotatorio.

SALA DELLA FONTANA

DIAVOLI DELLA ZISA

Il pavimento della sala è attraversato da una canaletta che forma due vasche, quadrate all'esterno e ottagonali all'interno, in cui scorreva l'acqua versata dalla fontana, posta sulla parete di fondo. La sala è interamente coperta da un rivestimento in marmo sovrastato da una fascia a mosaico a motivi naturalistici, con tondi nella parete della fontana.

SALA DELLA FONTANA

Di notevole interesse è il particolare sistema di ventilazione, costituito da camini che consentivano il refrigerio estivo. All'interno del castello è ospitato il Museo d'arte islamica, con reperti provenienti dall'area del Mediterraneo.

CASTELLO DELLA ZISA, GIARDINO

Il Castello della Zisa è dunque una tappa imperdibile di Palermo, uno di quei luoghi dove respirare lo spirito multietnico della città siciliana, tra richiami normanni e arabi. 

@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 143^ Tappa

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