Il Museo Tattile Omero di Ancona è uno dei pochi musei tattili in Italia (e al mondo). Nato con l'obiettivo di far conoscere l'arte attraverso il tatto, promuove l'integrazione delle persone con disabilità visiva, spesso limitate nell'accesso alle opere d'arte. Il Museo è ospitato all'interno della Mole Vanvitelliana (o Lazzaretto) di Ancona, costruzione di forma pentagonale risalente alla prima metà del '700, situata su un'isola artificiale nella zona portuale, a pochi passi dal centro città.
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MOLE VANVITELLIANA / COPIA (DA TOCCARE) DEL DAVID DI MICHELANGELO |
Istituito nel 1993 dal Comune di Ancona con il contributo della Regione Marche, su ispirazione dell'Unione Italiana Ciechi, il Museo Omero è stato riconosciuto dal Parlamento, nel 1999, Museo Statale, confermandogli una valenza unica a livello nazionale. Nel 2012 il Museo si è trasferito nelle settecentesche sale della Mole Vanvitelliana di Ancona, monumentale architettura pentagonale sull'acqua progettata come Lazzeretto da Luigi Vanvitelli. La struttura occupa una superficie di circa 20mila m² ed è separata dalla terraferma dal canale del Mandracchio. La Mole di Ancona è un vero e proprio centro culturale, spazio per conferenze, mostre e festival sulla musica, sulla danza, sul cinema, sulla fotografia, sulla poesia e sull'arte.
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MOLE VANVITELLIANA
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MOLE VANVITELLIANA VISTA DALL'ALTO
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Al centro del cortile del Lazzaretto sorge il Tempietto di San Rocco, una piccola chiesa di forma pentagonale costruita in pietra d'Istria. Vanvitelli realizzò i lati del Tempietto aperti, affinché le persone chiuse in quarantena dalle loro stanze potessero assistere alla messa.
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TEMPIETTO DI SAN ROCCO
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Ma la Mole è soprattutto la sede del Museo Omero, che propone un percorso espositivo costituito da circa 150 opere. Copie al vero, in gesso e resina, di indiscutibili capolavori dell'arte classica, dall'antica Grecia al Rinascimento dialogano con i modellini architettonici. Sono presenti anche sculture originali di arte contemporanea, con artisti italiani e internazionali dell'area figurativa e informale quali De Chirico, Martini, Marini, Pomodoro, Messina e molti altri. La regola è toccare, non ci sono i soliti divisori o sistemi allarmati dei musei tradizionali. Lo scopo infatti è proprio quello di vivere un'esperienza fisica dell'opera d'arte, toccare l'arte con mano nel vero senso della parola.
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SALA INTERNA DEL MUSEO
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COPIA (DA TOCCARE) DEL DAVID DI MICHELANGELO
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SEZIONE DEDICATA ALL'ARTE CONTEMPORANEA
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ANDREA BOCELLI AL MUSEO OMERO
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Il Museo Omero è un museo fuori dall'ordinario, dove il tatto regala un nuovo modo di sentire l'arte. Non è un museo solo per non vedenti, ma è un museo per tutti: centro di formazione e ricerca, laboratorio permanente per la valorizzazione e la fruizione dell'opera d’arte, promotore di mostre tattili di rilevanza nazionale e internazionale.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 82^ Tappa
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