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#TiPortoAlMuseo: Il Museo d'Arte Orientale – Collezione Mazzocchi di Coccaglio

Il Museo d'Arte Orientale – Collezione Mazzocchi  di Coccaglio venne ufficialmente inaugurato nel 2017,  a memoria delle imprese di Pompeo Mazzocchi,  mercante di bachi  da seta ed imprenditore bresciano. All'interno di quattro sale espositive è raccolta ed esposta con cura una collezione frutto di innumerevoli viaggi in Giappone e in Oriente. YOSHITOSHI TSUKIOKA, NAOYUKI UCCIDE IL VECCHIO TANUKI NEL CASTELLO DI FUKUJIMA © Paolo Linetti L' esposizione mette in mostra gli oggetti giapponesi di maggiore pregio della collezione di  Pompeo Mazzocchi, articolandosi in quattro sale .  La prima Il gelso e l'importanza del baco da seta presenta la figura di Pompeo Mazzocchi  e dell'allevamento del baco da seta. Attraverso fotografie, cartine e lasciapassare utilizzati  dal coccagliese. Si hanno anche opere di provenienza occidentale, tra le quali il ritratto di  Mazzocchi ad opera di Carlo Prada ed un porta ventaglio in bronzo progettato  de...

In quarantena con l'Arte | #poivorreiTornareNeiMusei & #TemporaryClosed



In questi giorni sono partite numerose iniziative digitali nel mondo dell'arte e della cultura. Queste ovviamente non possono supplire alle chiusure fisiche di musei, gallerie e centri culturali, ma certo possono stimolare e aumentare l'interesse verso questo mondo. La cerchia degli interessati sembra infatti essersi allargata grazie all'uso corretto dei social media, spesso snobbati da molti enti culturali prima dell'avvento del virus. È nato anche un Osservatorio dell'Università di Pisa che mappa le iniziative culturali virtuali, si chiama MUSEIA.


Tra queste iniziative ci sono anche #poivorreiTornareNeiMusei e #TemporaryClosed. La prima di queste è stata lanciata dall'account instagram @giovanipoldipezzoli. Aderendo alla più ampia iniziativa di @poivorrei, i giovani del Museo Poldi Pezzoli di Milano hanno aggiunto delle didascalie a delle opere presenti nel museo facendone ‘parlare’ i protagonisti. Sono riusciti anche a coinvolgere molti altri musei che hanno fatto lo stesso, dando vita a dei 'poivorrei' che fanno sorridere e allo stesso tempo cercano di suscitare l'interesse di un approfondimento maggiore delle opere.

La seconda iniziativa invece si chiama #TemporaryClosed ed è stata lanciata dal Museo del Novecento diMilano, in collaborazione con la Cineteca di Milano. In questo caso sono stati proposti dei brevi filmati tratti da scene di celebri film ambientati nei musei. Attraverso queste brevi scene si cerca di dimostrare come i musei siano anche luoghi di relazione, di crescita, di incontro e ridefinizione civile. Anche in questo caso dunque l'obiettivo è proprio quello di reinterpretare il ruolo del museo nella società in cui viviamo. Tra le pellicole scelte: La donna che visse due volte (Alfred Hitchcock, 1958) [Legion of Honor, San Francisco]; The Dreamers (Bernardo Bertolucci, 2003) [Musée du Louvre, Parigi]; Looney Tunes back in Action (Joe Dante, 2003) [Musée du Louvre, Parigi]; Match Point (Woody Allen, 2005) [Tate Modern, Londra]; Skyfall (Sam Mendes, 2012) [National Gallery, Londra]; La sindrome di Stendhal (Dario Argento, 1996) [Gallerie degli Uffizi, Firenze]; Provaci ancora Sam (Herbert Ross, 1972) [Museum of Modern Art, San Francisco]. 

Sull'account instagram di Progetto Pelago (@progettopelago) si possono trovare riassunte queste due iniziative, con una raccolta dei migliori 'poivorrei' legati ai musei e dei video di #TemporaryClosed. 

@progettopelago | In quarantena con l'Arte: #poivorreiTornareNeiMusei & #TemporaryClosed

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