La GAM – Galleria
d'Arte Moderna di Roma sorge nel
cuore del centro storico, a pochi metri da Trinità di Monti, in un antico
monastero di clausura, risalente alla fine del XVI secolo. La sua storia travagliata
ha portato alla costruzione di una delle collezioni più ampie e interessanti d'Italia,
con oltre 3000 opere di notevole pregio. La frequente rotazione delle opere permette inoltre ai visitatori di fruire di opere sempre diverse, grazie al ricco patrimonio custodito nei depositi del Museo.
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EX CONVENTO DELLE CARMELITANE SCALZE, CORTILE INTERNO / GIACOMO BALLA, IL DUBBIO |
La Galleria ha una storia complessa e travagliata fin dal suo esordio ufficiale
nel 1925. Dopo le sofferte vicende
legate alla raggiunta unità d'Italia, tutte le maggiori città gareggiarono fra
di loro per dotarsi di un museo civico che testimoniasse al contempo sia il
patrimonio storico-artistico del singolo territorio sia il rapporto culturale
con il nuovo Stato.
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EX CONVENTO DELLE CARMELITANE SCALZE, INGRESSO DEL MUSEO |
A Roma questa volontà trovò realizzazione nel 1925. In quell'anno infatti la Galleria
venne istituita presso il
Palazzo Caffarelli in Campidoglio. Denominata dal 1931 Galleria Mussolini, nonostante il pregio e il numero
delle acquisizioni, fu soppressa temporaneamente nel 1938 e
le opere concesse in deposito presso la Galleria Nazionale d'Arte
Moderna o destinate ad arredi di uffici. Eppure, nonostante le sfavorevoli
circostanze, grande continuò ad essere l'importanza della collezione
determinata dal pregio di numerosi acquisti e donazioni. Inoltre l'amministrazione capitolina intraprese lungo il Novecento in modo continuativo una forte e
tenace politica di acquisti.
Nel 1949
la Galleria venne nuovamente inaugurata. La sede fu stabilita in Palazzo
Braschi per essere, nel 1963 trasferita
a Palazzo delle Esposizioni. Disallestita nel 1972, per i lavori nel palazzo,
le opere furono ancora trasferite a Palazzo Braschi, questa volta chiuse nei
depositi, e in altri immobili comunali. Nel 1989 la collezione fu oggetto di nuovo interesse con l'assegnazione
di una sede presso l'ex Birreria Peroni.
Nel frattempo, con una selezione dei capolavori della
collezione, nel 1995 veniva
inaugurata le sede di Via Crispi, nell'ex Convento delle Carmelitane Scalze a S. Giuseppe Capo le Case, tuttora sede
del Museo.
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EX CONVENTO DELLE CARMELITANE SCALZE, CORTILE INTERNO |
Alla collezione
della GAM di Roma appartengono oltre 3000 opere:
dipinti, sculture, disegni, incisioni che costituiscono un prezioso patrimonio
per la storia del collezionismo e della cultura artistica a Roma sullo scorcio
dell'Ottocento e lungo la prima metà del Novecento.
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INTERNO DEL MUSEO |
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INTERNO DEL MUSEO |
La presenza di capolavori degli artisti italiani tra Otto e Novecento rendono
la collezione emblematica e significativa: tra i nomi più rappresentativi, per
il secolo XIX, Giulio Aristide Sartorio, Nino Costa, Onorato
Carlandi, e in genere i pittori della Campagna Romana, ma ancora,
Adolfo De Carolis, Angelo Morbelli. Tra gli scultori
attivi nello stesso periodo, importanti sono le testimonianze di Vincenzo
Gemito e di Ettore Ximenes.
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GIULIO ARISTIDE SARTORI, LE VERGINI SAVIE E LE VERGINI STOLTE |
Per il Novecento ampiamente documentata è la
cultura figurativa del Divisionismo con opere di Armando Spadini, Camillo
Innocenti, Arturo Noci, Giacomo Balla ma la collezione trova la massima
risonanza con le opere degli anni Trenta ed artisti come Scipione, Mario Mafai,
Giuseppe Capogrossi, Emanuele Cavalli, documentando con esempi di grande
rilevanza il particolare momento storico-artistico noto come Scuola Romana.
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GIACOMO BALLA, IL DUBBIO |
Ad opere emblematiche si affiancano
numerose testimonianze delle tendenze artistiche presenti nella complessa
cultura figurativa della prima metà del Novecento, dal movimento del Novecento
al Realismo Magico, dal Secondo Futurismo all'articolato percorso della scultura
italiana tra tradizione e modernità. Da Francesco Trombadori a Giacomo Manzù,
da Roberto Melli ad Afro, da Franco Gentilini a Carlo Carrà, da Marino Marini a
Giulio Turcato, da Benedetta a Enrico Prampolini, da Arturo Martini a Giorgio
Morandi, l'arte italiana è documentata in tutte le sue numerose
sfaccettature e nel rapporto dialettico con le avanguardie europee.
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GIULIO TURCATO, COMIZIO |
La Galleria d'Arte Moderna di Roma Capitale è un museo ancora tutto da scoprire. La sua storia travagliata lo ha portato ora ad avere la propria sede in un ex Convento nel centro della città. Rientra nell'ampio circuito dei Musei in Comune, come i Musei Capitolini, il Museo dell'Ara Pacis e tanti altri musei, visitati ogni anno da migliaia di visitatori.
Per Info e Prezzi: www.galleriaartemodernaroma.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 75^ Tappa
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