Passa ai contenuti principali

In primo piano

#TiPortoAlMuseo: Il Museo dell'Arte Salvata di Roma

All'interno dell'Aula Ottagona delle Terme di Diocleziano di Roma sorge il Museo dell'Arte Salvata , nato per  per accogliere a rotazione l'esposizione di opere d'arte sottratte a calamità naturali o antropiche come guerre, saccheggi o furti. INTERNO DEL MUSEO Le opere d'arte e i manufatti archeologici rubati, dispersi, venduti o esportati illegalmente costituiscono una perdita significativa per il patrimonio culturale di un Paese, espressione della sua memoria storica e dei suoi valori collettivi, per non parlare dell’identità del suo popolo. Nonostante il suo intrinseco valore intangibile, anziché essere degno di essere salvaguardato, protetto e conservato, il patrimonio culturale è stato spesso preso di mira per il traffico illecito e la distruzione materiale. Non è un caso che durante i conflitti internazionali gli aggressori danneggino spesso, intenzionalmente e deliberatamente il patrimonio culturale, colpendo le radici stesse dell'identità del Paese...

#TiPortoAlMuseo: Castel Sant’Elmo


Castel Sant'Elmo è uno dei più famosi castelli di Napoli. Situato sulla collina del Vomero, il castello risale all'epoca medievale, ma durante i secoli è stato continuamente ampliato. Prende il nome da una cappella del X secolo dedicata a Sant'Erasmo, trasformato in "Ermo" e poi "Elmo". Nelle sale interne del castello è allestito il Museo Napoli Novecento, che raccoglie alcune tra le maggiori opere napoletane del XX secolo. 

CASTEL SANT'ELMO VISTO DALL'ALTO

Le prime notizie relative a Castel Sant'Elmo risalgono al 1275. Nel 1329 Roberto d'Angiò promosse l'ampliamento dell'edificio in un vero e proprio palatium per il re e per la corte, a pianta quadrilatera, con due torri; nel 1348 venne definito nei documenti come castrum Sancti Erasmi, per la presenza in quel luogo di una cappella dedicata a Sant'ErasmoNel 1456 un terremoto ne provocò il crollo delle torri e di alcune cortine murarie con relativi interventi di restauro a cura degli Aragonesi. Durante il viceregno spagnolo il castello venne chiamato Sant'Ermo e poi Sant'Elmo.

La costruzione dell'edificio nell'attuale configurazione, a pianta stellare, iniziò nel 1537 e nel 1538 venne posta sul portale di ingresso l'epigrafe, sormontata dallo stemma di Carlo V con l'aquila bicipite asburgica.

PIANTA DEL CASTELLO


INGRESSO DEL CASTELLO

Tra il 1599 ed il 1610 il castello venne interessato da lavori di restauro, opera di Domenico Fontana, nel cui ambito venne riedificata la Chiesa di Sant'Erasmo all'interno del piazzale, la dimora del castellano e il ponte levatoio.

PIAZZA D'ARMI CON LA CHIESA DI SANT'ERASMO

Dal 1860, allontanatosi l'ultimo presidio borbonico, Castel Sant'Elmo venne adibito a carcere militare fino al 1952. Successivamente la fortezza passò al demanio militare fino al 1976, anno in cui ha avuto inizio un imponente intervento di restauro ad opera del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania. I lavori, durati sette anni, hanno reso possibile il recupero dell'originaria struttura, rendendo visibili gli antichi percorsi, i camminamenti di ronda e gli ambienti sotterranei.
Nel 1982 il complesso monumentale è stato dato in consegna alla Soprintendenza per BeniArtistici e Storici di Napoli, che ha proseguito importanti lavori di restauro, recuperando nuovi e moderni spazi espositivi.


CASTEL SANT'ELMO VISTO DAL BASSO

Tra i luoghi più visitati e più amati del castello la piazza d'armi, con la Chiesa di Sant'Erasmo e gli edifici che ospitavano le carceri, oggi spazi espositivi. Ma soprattutto dalla piazza d'armi si può godere di uno splendido panorama sulla città di Napoli.

PANORAMA SU NAPOLI DAL CASTELLO

All'interno del castello, oltre alle mostre temporanee, è allestito stabilmente il Museo Napoli Novecento. Il Museo intende documentare, attraverso una selezione condotta con metodo storico-critico, quanto realizzato a Napoli nel corso del Novecento dal 1910 al 1990 nel campo della produzione artistica; in particolare, da quanti si applicarono, in quegli anni, soprattutto in pittura, scultura e in sperimentazioni grafiche.

SALA INTERNA MUSEO NAPOLI NOVECENTO

Castel Sant'Elmo (e il suo Museo Napoli Novecento) è fra i trenta musei più visitati d'Italia (MiBACT), così come altri tre musei napoletani: il MANN, Palazzo Reale e il Museo di Capodimonte. Nel 2019 sono stati oltre 260mila i visitatori, con una crescita notevole rispetto agli anni precedenti. 

@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 70^ Tappa

Commenti

ARTICOLI PIÙ LETTI