Castel Sant'Elmo è uno dei più famosi castelli di Napoli. Situato sulla collina del Vomero, il castello risale all'epoca medievale, ma durante i secoli è stato continuamente ampliato. Prende il nome da una cappella del X secolo dedicata a Sant'Erasmo, trasformato in "Ermo" e
poi "Elmo". Nelle sale interne del castello è allestito il Museo Napoli Novecento, che raccoglie alcune tra le maggiori opere napoletane del XX secolo.
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CASTEL SANT'ELMO VISTO DALL'ALTO |
Le prime notizie relative a Castel Sant'Elmo risalgono al 1275.
Nel 1329 Roberto d'Angiò promosse l'ampliamento dell'edificio in un vero e
proprio palatium per il re e per la
corte, a pianta quadrilatera, con due torri; nel 1348 venne definito nei
documenti come castrum Sancti Erasmi,
per la presenza in quel luogo di una cappella dedicata a Sant'Erasmo. Nel 1456 un terremoto ne provocò il crollo delle torri e di
alcune cortine murarie con relativi interventi di restauro a cura degli
Aragonesi. Durante il viceregno spagnolo il castello venne chiamato Sant'Ermo e poi Sant'Elmo.
La costruzione dell'edificio nell'attuale configurazione, a pianta stellare, iniziò nel 1537 e nel
1538 venne posta sul portale di ingresso l'epigrafe, sormontata dallo stemma di
Carlo V con l'aquila bicipite asburgica.
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PIANTA DEL CASTELLO |
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INGRESSO DEL CASTELLO |
Tra il 1599 ed il 1610 il castello venne interessato da lavori
di restauro, opera di Domenico Fontana, nel cui ambito venne riedificata la Chiesa di Sant'Erasmo all'interno del piazzale, la
dimora del castellano e il ponte levatoio.
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PIAZZA D'ARMI CON LA CHIESA DI SANT'ERASMO |
Dal 1860, allontanatosi l'ultimo presidio borbonico, Castel
Sant'Elmo venne adibito a carcere
militare fino al 1952. Successivamente la fortezza passò al demanio
militare fino al 1976, anno in cui ha avuto inizio un imponente intervento di
restauro ad opera del Provveditorato alle Opere Pubbliche della Campania. I
lavori, durati sette anni, hanno reso possibile il recupero dell'originaria
struttura, rendendo visibili gli antichi percorsi, i camminamenti di ronda e
gli ambienti sotterranei.
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CASTEL SANT'ELMO VISTO DAL BASSO |
Tra i luoghi più visitati e più amati del castello la piazza d'armi, con la Chiesa di Sant'Erasmo e gli edifici che ospitavano le carceri, oggi spazi espositivi. Ma
soprattutto dalla piazza d'armi si può godere di uno splendido panorama sulla
città di Napoli.
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PANORAMA SU NAPOLI DAL CASTELLO |
All'interno del castello, oltre alle mostre
temporanee, è allestito stabilmente il Museo Napoli Novecento. Il Museo intende
documentare, attraverso una selezione condotta con metodo storico-critico,
quanto realizzato a Napoli nel corso del Novecento dal 1910 al 1990 nel campo
della produzione artistica; in particolare, da quanti si applicarono, in quegli
anni, soprattutto in pittura, scultura e in sperimentazioni grafiche.
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SALA INTERNA MUSEO NAPOLI NOVECENTO |
Castel Sant'Elmo (e il suo Museo Napoli Novecento) è
fra i trenta musei più visitati d'Italia (MiBACT), così come altri tre musei napoletani: il
MANN, Palazzo Reale e il
Museo di Capodimonte. Nel 2019 sono stati oltre 260mila i visitatori, con una crescita notevole rispetto agli anni precedenti.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 70^ Tappa
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