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#TiPortoAlMuseo: Il Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi a Stra

Immaginate di passeggiare lungo il fiume Brenta, immersi nella bellezza della campagna veneta, fino a trovarvi davanti a un'affascinante villa seicentesca: Villa Foscarini Rossi . Questo luogo non è solo una meraviglia architettonica, ma ospita un gioiello unico nel suo genere: il Museo della Calzatura , un vero e proprio tributo all'eccellenza del Made in Italy e all'evoluzione della moda attraverso uno degli accessori più iconici, le calzature. VILLA FOSCARINI ROSSI All'interno del museo sono esposti oltre 1.350 modelli di calzature femminili di lusso , realizzati dal calzaturificio Rossimoda che, fin dagli anni '60, ha avviato collaborazioni con alcune delle case di moda più prestigiose del mondo, tra cui Ungaro, Richard Tyler, Yves Saint Laurent e Andrea Pfister. INTERNO DEL MUSEO Ogni modello è una testimonianza della maestria artigiana e della creatività che contraddistinguono la tradizione calzaturiera della Riviera del Brenta. Un percorso espositivo che si s

#TiPortoAlMuseo: Il Vittoriale


Il Vittoriale degli Italiani è un complesso di edifici, vie, piazze, un teatro all'aperto, giardini e corsi d'acqua eretto, a partire dal 1921, a Gardone Riviera sulle rive del lago di Garda da Gabriele d'Annunzio con l'aiuto dell'architetto Gian Carlo Maroni, a memoria della “vita inimitabile” del poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale.

VEDUTA DALL'ALTO SUL COMPLESSO DI EDIFICI DEL VITTORIALE

Nel febbraio del 1921 D'Annunzio affittò la villa di Cargnacco (contrada di Gardone Riviera). La villa, soprannominata la “Colonica” per il suo carattere rustico, venne acquistata per 130.000 lire, cifra che raddoppiò con l’acquisto congiunto di tutto ciò che la villa conteneva. Poco dopo il giovane architetto Gian Carlo Maroni, nativo di Arco, ex-combattente, allievo di Wenter Marini, si dedicò alla ristrutturazione della villa. 

GABRIELE D'ANNUNZIO

Nel maggio del 1923 il boschetto di magnolie dove sono erette numerose colonne memoriali, nei Giardini, venne chiamato per la prima volta “Il Vittoriale”. Per estensione il nome passò quindi a tutta la proprietà, mentre il luogo votivo divenne l'Arengo. Nello stesso anno avvenne l'atto di donazione del Vittoriale al “popolo italiano”. Nel corso del tempo il Vittoriale si arricchì di cimeli: giunsero lo SVA del volo su Vienna insieme con alcuni massi di guerra (Adamello, Sabotino, Pasubio, San Michele, Grappa), collocati nei giardini di fronte alla Prioria, ultima dimora del poeta abruzzese e fulcro degli edifici del Vittoriale. 

ARENGO

SVA

PRIORA

Nel 1925 giunsero al Vittoriale il MAS (Motoscafo Anti Sommergibile, ma per D'Annunzio l’acronimo si scioglie in "Memento Audere Semper" ) con il quale il poeta-soldato realizzò nel 1918 la Beffa di Buccari e, in una ventina di vagoni ferroviari, la prua della Nave Puglia (in memoria dell'eroico capitano Gulli, ferito a morte nelle acque di Spalato nel 1920). 

MAS

NAVE PUGLIA (SOPRA)

NAVE PUGLIA (SOTTO)

Sempre nel 1925 avvenne l'ultima sistemazione della Stanza della Leda, camera da letto intitolata al gesso dorato posto sul camino, raffigurante l'accoppiamento mitologico di Leda con Giove trasformato in cigno. La stanza prende luce dalla Veranda dell'Apollino, che Maroni costruì ex-novo.

STANZA DELLA LEDA

VERANDA DELL'APOLLINO

Nel 1926 l'Officina, lo studio con tavoli e scaffali in rovere chiaro, venne ultimata. Venne ultimata anche la Stanza della Musica, decorata con i vetri muranesi di Napoleone Martinuzzi. 

OFFICINA

STANZA DELLA MUSICA

Nel 1929 dopo tre anni di lavori, venne ultimata la nuova sala da pranzo, ovvero la Stanza della Cheli (il nome deriva dalla tartaruga in bronzo, realizzata da Renato Brozzi, posta a capotavola). Nello stesso anno si concluse l'allestimento della Stanza delle Reliquie (contiene i simulacri di tutte le religioni) con il montaggio della grande vetrata di Santa Cecilia all'organo. Il disegno è di Cadorin, la realizzazione di Pietro Chiesa.

STANZA DELLA CHELI

STANZA DELLE RELIQUIE

Nel 1932 D'Annunzio stila un preventivo di circa 2.000.000 di lire per l’allestimento della Terrazza Schifamondo

SCHIFAMONDO, TERRAZZA

Nel 1933 il Vate riuscì a far abbattere un'osteria ubicata accanto al portale d'accesso del Vittoriale. Iniziarono anche i lavori per la costruzione della Piazza dei Caduti di Gardone. 

Nel 1934 si conclusero i lavori per il Casseretto, sede degli Uffici della Santa Fabbrica e abitazione di Maroni. 

Il 1^ marzo 1938 D'annunzio muore. In seguito Maroni ultimò il Mausoleodove ora il poeta è sepolto insieme con alcuni legionari fiumani, e il Parlaggio, l'anfiteatro del Vittoriale.

MAUSOLEO

PARLAGGIO, ANFITEATRO


Il Vittoriale oggi è una fondazione aperta al pubblico e visitata ogni anno da circa 180.000 persone. Gli edifici che lo compongono creano un mondo di svariate suggestioni all'intero di una splendida cornice sul Lago di Garda, che fanno del Vittoriale degli Italiani un luogo dove si respira storia e cultura

Per Info e Prezzi: www.vittoriale.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 40^ Tappa

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