Il Vittoriale degli Italiani è un
complesso di edifici, vie, piazze, un teatro all'aperto, giardini e corsi
d'acqua eretto, a partire dal 1921, a Gardone
Riviera sulle rive del lago di Garda da Gabriele d'Annunzio con l'aiuto
dell'architetto Gian Carlo Maroni, a memoria della “vita inimitabile” del
poeta-soldato e delle imprese degli italiani durante la Prima Guerra Mondiale.
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VEDUTA DALL'ALTO SUL COMPLESSO DI EDIFICI DEL VITTORIALE |
Nel febbraio del 1921 D'Annunzio affittò la villa di Cargnacco (contrada di Gardone Riviera). La
villa, soprannominata la “Colonica” per il suo carattere rustico, venne
acquistata per 130.000 lire, cifra che raddoppiò con l’acquisto congiunto di tutto
ciò che la villa conteneva. Poco dopo
il giovane architetto Gian
Carlo Maroni, nativo di Arco, ex-combattente, allievo di Wenter Marini, si dedicò alla ristrutturazione della villa.
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GABRIELE D'ANNUNZIO |
Nel maggio del 1923
il boschetto di magnolie dove sono erette numerose colonne memoriali, nei Giardini, venne chiamato per la prima volta “Il
Vittoriale”. Per estensione il nome passò quindi a tutta la proprietà, mentre
il luogo votivo divenne l'Arengo. Nello stesso anno avvenne l'atto
di donazione del Vittoriale al “popolo italiano”. Nel corso del tempo il Vittoriale si arricchì di cimeli:
giunsero lo SVA del volo su Vienna
insieme con alcuni massi di guerra (Adamello, Sabotino, Pasubio, San Michele,
Grappa), collocati nei giardini di fronte alla Prioria, ultima dimora del poeta abruzzese e fulcro degli edifici del Vittoriale.
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ARENGO |
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SVA |
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PRIORA |
Nel 1925 giunsero al Vittoriale il MAS (Motoscafo Anti Sommergibile, ma per D'Annunzio l’acronimo si
scioglie in "Memento Audere Semper" ) con il quale il poeta-soldato realizzò nel 1918 la Beffa di Buccari e, in una ventina di
vagoni ferroviari, la prua della Nave
Puglia (in memoria dell'eroico capitano Gulli, ferito a morte nelle acque
di Spalato nel 1920).
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MAS |
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NAVE PUGLIA (SOPRA) |
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NAVE PUGLIA (SOTTO) |
Sempre nel 1925 avvenne l'ultima sistemazione della Stanza della Leda, camera da letto
intitolata al gesso dorato posto sul camino, raffigurante l'accoppiamento
mitologico di Leda con Giove trasformato in cigno. La stanza prende luce dalla Veranda dell'Apollino, che Maroni costruì ex-novo.
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STANZA DELLA LEDA |
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VERANDA DELL'APOLLINO |
Nel 1926 l'Officina,
lo studio con tavoli e scaffali in rovere chiaro, venne ultimata. Venne ultimata anche la
Stanza della Musica, decorata con i
vetri muranesi di Napoleone Martinuzzi.
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OFFICINA |
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STANZA DELLA MUSICA |
Nel 1929 dopo tre anni di lavori, venne ultimata la nuova
sala da pranzo, ovvero la Stanza della
Cheli (il nome deriva dalla tartaruga in bronzo, realizzata da Renato
Brozzi, posta a capotavola). Nello
stesso anno si concluse l'allestimento della Stanza delle Reliquie (contiene i simulacri di tutte le religioni)
con il montaggio della grande vetrata di Santa Cecilia all'organo. Il disegno è
di Cadorin, la realizzazione di Pietro Chiesa.
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STANZA DELLA CHELI |
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STANZA DELLE RELIQUIE |
Nel 1932 D'Annunzio stila un preventivo di circa
2.000.000 di lire per l’allestimento della Terrazza Schifamondo.
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SCHIFAMONDO, TERRAZZA |
Nel 1933 il Vate riuscì a far abbattere un'osteria ubicata accanto al portale d'accesso del Vittoriale.
Iniziarono anche i lavori per la costruzione della Piazza
dei Caduti di Gardone.
Nel 1934 si conclusero i lavori per il Casseretto, sede degli Uffici della Santa
Fabbrica e abitazione di Maroni.
Il 1^ marzo
1938 D'annunzio muore. In
seguito Maroni ultimò il Mausoleo, dove ora il poeta è sepolto insieme con alcuni legionari fiumani, e il
Parlaggio, l'anfiteatro del Vittoriale.
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MAUSOLEO |
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PARLAGGIO, ANFITEATRO |
Il Vittoriale oggi è
una fondazione aperta al pubblico e visitata ogni anno da circa 180.000
persone. Gli edifici che lo compongono creano un mondo di svariate suggestioni all'intero di una splendida cornice sul Lago di Garda, che fanno del Vittoriale degli Italiani un luogo dove si respira storia e cultura.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 40^ Tappa
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