Un nuovo modo di fare pittura è quello di Tintoretto
(1518/19-1594); il teatro entra nell'arte attraverso una tela immensa (415 x 541): Miracolo di San Marco o Miracolo dello
schiavo. Quadro che diede a Jacopo Robusti (detto il Tintoretto) grande
fama.
A terra, nudo e oppresso dalla folla, si trova uno
schiavo, in attesa del martirio. L'uomo, scoperto dal padrone pagano a venerare
le reliquie di San Marco, è stato condannato. Il martirio prevede l’accecamento
e la rottura degli arti attraverso punte di metallo e mazze. San Marco però
irrompe dall'alto, sconvolgendo la folla e rendendo inservibili gli strumenti
del martirio. Lo stesso padrone dello schiavo sembra spaventato e il carnefice è
sorpreso dalla rottura degli strumenti che afferra. Il notabile, seduto in alto
a destra, apre le braccia in segno di incredulità. Un carnefice con turbante e
bianco gli mostra una mazza con il manico spezzato. La folla, composta da uomini
vestiti con vesti orientali e turbanti, è stupefatta. Un uomo all'estrema sinistra della tela sbircia la scena, come chi osserva il quadro al museo. Alla
destra, invece, un uomo muscoloso con la veste rossa si contorce come i busti
di Michelangelo. Un uomo con la barba e il vestito
di scuro è immerso nella folla: è forse il ritratto dello stesso Tintoretto.
La scena è colorata da tinte
sature, i contrasti di luminosità sono forti e permettono di accentuare il
volume delle figure. La protagonista è la luce. L'illuminazione proviene da tre
fonti: la principale è ambientale e frontale; altra luce naturale proviene dal
fondo; la luce mistica invece si diffonde dall'aureola di San Marco.
Lo spazio è teatrale, scenografico.
Il fondo è chiuso da una cancellata e da un arco classico con un timpano
sovrastato da un gruppo di statue. A destra si erge invece un alto colonnato,
mentre il suolo è coperto da una lastricatura decorata geometricamente. La
folla di presenti con al centro lo schiavo condannato crea una massa di figure
che riempie totalmente la larghezza del campo visivo.
Il dipinto di Jacopo
Tintoretto fu tratto da un racconto della Leggenda Aurea
di Jacopo da Varazze.
(Sopra: Jacopo Robusti detto il Tintoretto, Miracolo di San Marco o il Miracolo
dello Schiavo, 1548, olio su tela, 415x541 cm, Venezia, Gallerie
dell'Accademia)
@progettopelago | Analisi dell'opera
Commenti
Posta un commento
Ti è piaciuto questo articolo? Lascia un commento