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#TiPortoAlMuseo: Il Castello del Gaudì di Grosio



In Valtellina si trova un angolo di Catalogna. Si tratta del Castello del Gaudi di Grosio, che ricorda in tutto e per tutto Parc Guell a Barcellona di Antoni Gaudì. Questo straordinario museo a cielo aperto è frutto del lavoro e della dedizione di oltre quarant'anni di Nicola di Cesare, costruttore di origini abruzzesi trapiantato in Lombardia, che ha realizzato a partire da materiali di recupero (come pezzi di vetro, tappi o fanali di auto) mosaici su larga scala in un ambiente fatto di sentieri, grotte e fontane.

CASTELLO DEL GAUDÌ DI GROSIO

Il Castello è
 stato creato interamente a mano con materiali di scarto raccolti da Nicola di Cesare nel corso degli anni e combinati poi insieme a creare un giardino che si compone di oltre 200 scalini, sculture, fontane, sentieri, grotte, frasi incise nella roccia, strani oggetti e vasi colorati.

CASTELLO DEL GAUDÌ DI GROSIO

Fiore all'occhiello del Castello lombardo sono gli incantevoli mosaici che Nicola di Cesare ha realizzato partendo spesso da materiale di recupero trovato in discarica. I tasselli sono realizzati partendo da materiale semplice come pezzi di vetro di bottiglie rotte o fanali di macchine presi dalle autorimesse.

DETTAGLIO MOSAICI
© STEFANO BOLOTTA

Sulla cima di tutti i gradini si apre la vista sull'intera vallata e sulle montagne. 
Si tratta di un luogo davvero sui generis, con un giardino incantato che cattura l'attenzione di tantissimi visitatori, con mosaici, sculture, fontane, in un mix di arte, architettura e magiaUn lavoro paziente, illuminato e certosino che ha regalato a Grosio un piccolo pezzo di Barcellona in piena Valtellina.



Per Info e Prezzi: www.parcoincisionigrosio.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 322^ Tappa

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