Il rapporto tra visitatore e opera d'arte è da sempre un aspetto di fondamentale importanza per i musei; una relazione ampiamente studiata sia da esperti di sociologia che da museologi e critici d'arte. Impossibile non citare a riguardo la celebre Sindrome di Stendhal, il disturbo psico-somatico che provoca tachicardia, capogiri, vertigini e allucinazioni in soggetti messi al cospetto di opere d'arte di straordinaria bellezza. Ogni visitatore poi ha il suo modo differente di approcciare con l'opera d'arte e gli spazi museali. Alex Trusty ha fatto di questa riflessione un elemento chiave della sua produzione fotografica, catturando lo spettatore di fronte all'opera d'arte nei musei di tutto il mondo.
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THE ART INSTITUTE OF CHICAGO Chicago, USA (August 2016) - cm 120x105 ©Alex Trusty |
Un omaggio dunque al processo artistico e alla fruizione delle opere d'arte, che si compone in totale di circa 25.000 fotografie realizzate nell'arco di quasi dieci anni (2015-2023) in oltre 80 musei in tutto il mondo: dalla Pinacoteca di Brera di Milano alla Galleria Borghese di Roma, dai Musei Vaticani al Museo Archeologico di Napoli, passando per numerose istituzioni internazionali, quali la National Gallery di Londra, il MOMA di New York, il Musée d’Orsay di Parigi, il Musée Magritte di Bruxelles e il Museum Palace di Taiwan, per citarne alcuni.
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MUSÉE D’ORSAY Paris, France (June 2022) - cm 120x80 ©Alex Trusty |
Alex Trusty, pseudonimo di Alessandro Fidato (1967), ha un occhio colto e curioso: non sorprende trovarlo a visitare musei e mostre, dove ad attrarlo è tutto ciò che succede di fronte, o intorno, a un'opera d'arte, e in particolare quello che, agli occhi del fotografo, è parte complementare dell'opera, ossia lo spettatore in contemplazione.
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PINACOTECA DI BRERA Milan, Italy (October 2022) - cm 90x60 ©Alex Trusty |
Trusty è sempre stato affascinato dalle reazioni soggettive di ciascun visitatore di fronte alle opere, siano esse famose o meno: ognuno è attirato dagli elementi più disparati ed è spesso impossibile comprendere quali, perché suggeriti anche da motivazioni intime e personali. Per questo Alex Trusty si aggira per le sale dei musei a caccia di scatti furtivi, praticando una sorta di "art watchers watching", come lo definiva il grande Elliott Erwitt.
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MOMA, MUSEUM OF MODERN ART New York, USA (March 2022) - cm 110x114 ©Alex Trusty |
«Il rapporto uomo-opera d’arte è oggi spogliato del senso di soggezione del passato, per far posto a una interazione libera e nuova, tutta da documentare e interpretare», sottolinea Alex Trusty. «Ecco, anche da questa riflessione nasce Contemporary Museum Watching».
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MUSEUM LUDWIG Cologne, Germany (November 2022) - cm 120x80 ©Alex Trusty |
Nel processo di elaborazione dello scatto Alex Trusty ricorre a un gioco di percezione, portando lo spettatore all'interno del quadro e creando delle analogie di forme e colori tra opera e osservatore, in una sorta di trappola ottica. Come la giovane ragazza catturata e resa come immobile per sempre nella Grande Jatte dipinta da Georges Seurat o la donna presa per mano da un nudo inquietante nel Museo Ludwig di Colonia.
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MUSEO DEL NOVECENTO Piazza Duomo, Milan, Italy (December 2022) - cm 120x80 ©Alex Trusty |
Altri protagonisti della fotografia di Alex Trusty sono i musei, le cui architetture diventano esse stesse opere d'arte: edifici, gallerie e spazi museali con cui lo spettatore interagisce ancor prima di avvicinarsi all'opera. Ne è un esempio lo scatto del Duomo di Milano, immortalato dal Museo del Novecento attraverso gli archi del Palazzo dell'Arengario.
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Autoscatto di Alex Trusty al Musée d’Orsay di Parigi |
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Alex Trusty, pseudonimo di Alessandro Fidato (1967). Fotografo e manager romano, ha vissuto a Roma, Napoli e negli Stati Uniti, mentre oggi vive e lavora a Milano. Inizia a fotografare giovanissimo grazie al padre Carlo, appassionato anch’egli di fotografia, dal quale impara le tecniche della camera oscura. Coltiva la passione per la fotografia con l’amore per il viaggio e per l’osservazione curiosa di ciò che lo circonda. Con lo pseudonimo di Alex Trusty, che usa tuttora, allestisce la sua prima mostra fotografica collettiva nel 2014 con un reportage su L’Aquila dopo il terremoto. Ha esposto le sue fotografie in diverse sedi, tra cui recentemente il Palazzo delle Arti di Napoli, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Fondazione Stelline di Milano, Palazzo Reale a Milano e Villa Pomini a Castellanza, Varese.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | Alex Trusty
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