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#TiPortoAlMuseo: Il Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi a Stra

Immaginate di passeggiare lungo il fiume Brenta, immersi nella bellezza della campagna veneta, fino a trovarvi davanti a un'affascinante villa seicentesca: Villa Foscarini Rossi . Questo luogo non è solo una meraviglia architettonica, ma ospita un gioiello unico nel suo genere: il Museo della Calzatura , un vero e proprio tributo all'eccellenza del Made in Italy e all'evoluzione della moda attraverso uno degli accessori più iconici, le calzature. VILLA FOSCARINI ROSSI All'interno del museo sono esposti oltre 1.350 modelli di calzature femminili di lusso , realizzati dal calzaturificio Rossimoda che, fin dagli anni '60, ha avviato collaborazioni con alcune delle case di moda più prestigiose del mondo, tra cui Ungaro, Richard Tyler, Yves Saint Laurent e Andrea Pfister. INTERNO DEL MUSEO Ogni modello è una testimonianza della maestria artigiana e della creatività che contraddistinguono la tradizione calzaturiera della Riviera del Brenta. Un percorso espositivo che si s

#TiPortoAlMuseo: la Biennale Arte di Venezia 2024

Curata dal brasiliano Adriano Pedrosa, l'edizione della Biennale Arte di Venezia 2024 s'intitola Stranieri ovunque e vuole offrire uno sguardo oltre i confini presentando opere realizzate da artisti queer, outsider, autodidatti e provenienti da paesi africani, asiatici, arabi e sudamericani, solitamente esclusi dal circuito delle fiere. I Padiglioni dei 90 paesi partecipanti alla 60esima Esposizione, che rimarrà aperta fino a novembre, sono distribuiti tra Arsenale, Giardini e centro storico. Il Padiglione Italia è affidato all'artista Massimo Bartolini, in una mostra curata da Luca Cerizza. Ma la Biennale coinvolge tutta la città con tantissime iniziative collaterali in diversi luoghi della città. 

© Federico Marin

Il tema vuole presentarsi come un richiamo alla pluralità e alla fluidità dell'esperienza umana nell'era contemporanea. Attraverso opere d'arte di artisti provenienti da tutto il mondo, la Biennale offre dunque uno spaccato della complessità delle identità globali, sfidando le nozioni tradizionali di appartenenza. Il titolo Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere è tratto da una serie di lavori realizzati dal collettivo Claire Fontaine a partire dal 2004. Queste opere consistono in sculture al neon di vari colori che riportano in diverse lingue le parole "Stranieri Ovunque" (presenti anche in mostra). L'espressione è stata a sua volta presa dal nome di un omonimo collettivo torinese che nei primi anni Duemila combatteva contro il razzismo e la xenofobia in Italia.

«L’espressione Stranieri Ovunque – spiega Adriano Pedrosa – ha più di un significato. Innanzitutto, vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. In secondo luogo, che a prescindere dalla propria ubicazione, nel profondo si è sempre veramente stranieri».


QUANDO

Apertura al pubblico dal 20 aprile al 24 novembre 2024


DOVE

La Biennale di Venezia si svolge in vari luoghi in tutta la città di Venezia. I due luoghi principali sono i Giardini e l'Arsenale. I Giardini ospitano i padiglioni nazionali, mentre l'Arsenale ospita la mostra internazionale curata dal curatore della Biennale. Altri luoghi includono vari musei, gallerie e spazi espositivi in tutta la città.


IL PROGRAMMA

© Jacopo La Forgia

STRANIERI OVUNQUE
Per questa edizione il curatore Adriano Pedrosa ha scelto di invitare artisti che non hanno mai partecipato all'Esposizione Internazionale, anche se alcuni di loro hanno già esposto in un Padiglione Nazionale, in un evento collaterale o in una passata edizione. Un'attenzione particolare è riservata ai progetti all'aperto, sia all'Arsenale sia ai Giardini, e a un programma di performance durante i giorni di pre-apertura e nell'ultimo fine settimana della 60esima Esposizione. La mostra internazionale è divisa essenzialmente in due parti: il Nucleo Contemporaneo e il Nucleo Storico. Outsider, indigeni e queer compongono l'ossatura del Nucleo Contemporaneo. Il Nucleo Storico, invece, è composto da opere del XX secolo provenienti dall'America Latina, dall'Africa, dall'Asia e dal mondo arabo. Questo nucleo mira a esplorare i modernismi globali del Sud del mondo, presentando opere provenienti da tali territori come un saggio curatoriale volto a mettere in discussione i confini e le definizioni del Modernismo. La sala intitolata "Ritratti", quella dedicata alle "Astrazioni" e una terza sala dedicata alla diaspora artistica italiana nel mondo costituiscono il Nucleo Storico nel Padiglione Centrale.


© Agostino Osio


PADIGLIONE ITALIA
Ospitata come di consueto alle Tese del Giardino delle Vergini, la mostra è un'elegante e raffinata riflessione sul valore dell'ascolto, a partire dal titolo: Due qui / To Hear, un gioco di parole che scaturisce dalla traduzione volutamente errata tra italiano e inglese. Le assonanze tra le due frasi tradiscono il loro significato originale, evidenziando il carattere attivo dell'ascolto; ascolto verso se stessi, oltre che verso l'altro. Massimo Bartolini è da trent’anni uno dei più sensibili artisti italiani e con il padiglione di questo 2024 mette un sigillo sulla sua carriera negli anni della pienissima maturità artistica. L'intervento, curato da Luca Cerizza, riesce ad aver ragione dell'inutilmente smisurato spazio alle Tese delle Vergini. La mostra si articola in tre spazi: la prima tesa, la seconda tesa, il giardino. Il filo conduttore è il suono, la musica, ma anche il silenzio. E l'ascolto, col titolo che gioca con le parole "To Hear" (ascoltare) e per assonanza dall'inglese "Due Qui". Il padiglione diventa così un gigantesco strumento musicale che fluttua tra i tre ambienti che risuonano uno dentro l’altro, un organo di canne di metallo infinite lunghe chilometri e ritmate in migliaia di metri quadri.


GLI ALTRI PADIGLIONI 
Le Partecipazioni Nazionali sono 90, all'interno degli storici Padiglioni ai Giardini, all'Arsenale e nel centro storico di Venezia. Le new entry  sono quattro: Benin, Etiopia, Timor Leste e Tanzania, mentre per ora resta chiuso il Padiglione Israele, che attende la fine delle ostilità e la liberazione degli ostaggi. 


FUORI BIENNALE
Ma la Biennale non è solo ai Giardini e all'Arsenale, perché coinvolge tutta la città: nei mesi dell'esposizione d'arte più importante al livello internazionale, infatti, Venezia ospita tantissimi eventi collaterali, molti dei quali gratuiti.



Per Info e Prezzi: www.labiennale.org
#TiPortoAlMuseo | Speciale Biennale 

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