Il Museo dell'Opera del Duomo di Firenze è di una bellezza straordinaria e, forse, anche un po' inaspettata. Non si può certo dire che è uno dei primi musei che ci vengono in mente quando pensiamo a Firenze. La fama di altre iconiche istituzioni museali quali gli Uffizi, le Gallerie dell'Accademia o il Bargello, precede quella del Museo dell'Opera del Duomo di Santa Maria Del Fiore. Ciononostante, quest'ultimo non ha nulla da invidiare ai suoi "concorrenti": vediamo insieme perché!
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INTERNO DEL MUSEO |
La storia del museo risale addirittura al XIX secolo, con la fondazione nel 1891. Tuttavia, il percorso museale è stato radicalmente rinnovato nel 2015.
L'allestimento odierno si sviluppa in 28 sale distribuite su tre piani, per un totale di 6.000 metri quadrati di superficie. L'intento è quello di accompagnare il visitatore in un percorso didattico alla scoperta della storia del complesso monumentale dell'Opera, uno dei capisaldi del Rinascimento italiano.
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INTERNO DEL MUSEO |
Al Piano Terra troviamo la splendida Sala del Paradiso, un vero e proprio capolavoro architettonico e senza dubbio la più bella di tutto il museo. La facciata originaria della Cattedrale, mai completata e smantellata nel 1587, è stata ricostruita in scala 1:1 prendendo come riferimento un disegno dell'epoca. In questo modo si è riusciti a ricollocare molte delle statue per essa scolpite nelle loro posizioni originali, specularmente alle tre porte istoriate del Battistero. Tra le sale del Piano Terra è importante nominare anche la Sala della Maddalena, che accoglie appunto la Maddalena Penitente di Donatello oltre a dipinti e sculture raffiguranti santi, e la Tribuna di Michelangelo, che ospita la Pietà Bandini.
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SALA DEL PARADISO |
All'interno del Museo dell'Opera del Duomo sono conservati numerosi capolavori originali che nel corso del tempo hanno decorato la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Michelangelo, Donatello, Arnolfo di Cambio, Brunelleschi e Ghiberti sono solo alcuni dei Maestri che hanno contribuito a rendere l'Opera il fiore all'occhiello di Firenze.
Tra i più degni di nota figurano senza dubbio le tre porte originali del Battistero: la Porta Sud decorata da Andrea Pisano (1330-1336), e le due porte del Ghiberti (Porta Nord, 1403-1424 e Porta del Paradiso, 1425-1452).
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PORTE ORIGINALI DEL BATTISTERO DI FIRENZE |
Importantissima è la Maestà in trono tra i Santi Reparata e Zanobi e angeli reggicortina (1300-1310) di Arnolfo di Cambio. Si tratta del gruppo scultoreo che godeva dell'esposizione più centrale sulla facciata del Duomo.
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ARNOLFO DI CAMBIO, MAESTA' IN TRONO |
Inoltre, sono numerosissime le opere di Donatello conservate al museo: la straziante Maddalena Penitente (1453-1455), il San Giovanni Evangelista (1409-1415), il Profeta Abacuc (1434-1436) e altre. Tuttavia, l'opera forse più famosa è la particolarissima Pietà Bandini di Michelangelo (1547-1555), che raffigura la deposizione di Cristo tra la Madonna, Maria Maddalena e Nicodemo. Si pensa che Nicodemo sia l'autoritratto dell'artista stesso.
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DONALTELLO, MADDALENA PENITENTE, DETTAGLIO |
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MICHELANGELO, PIETA' BANDINI |
Al Primo Piano si colloca la meravigliosa Galleria del Campanile, contenente le sedici statue monumentali e i cinquantaquattro rilievi che lo decoravano. La disposizione dei rilievi segue l'ordine originale, mentre le statue sono raggruppate secondo i lati del Campanile con le figure più celebri collocate al centro.
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GALLERIA DEL CAMPANILE |
Sempre al Primo Piano si trovano le sale dedicate alle navate, alle Cantorie, al coro, al tesoro e alla musica, oltre alla Galleria della Cupola che si concentra sull'edilizia e le particolarità architettoniche del capolavoro del Brunelleschi, per poi proseguire anche al Secondo Piano.
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GALLERIA DELLA CUPOLA |
Al Terzo e ultimo Piano si trova, infine, la Terrazza Brunelleschiana che offre una prospettiva inconsueta e molto ravvicinata sulla Cupola più grande d'Italia.
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VISTA SULLA CUPOLA DEL DUOMO DALLA TERRAZZA BRUNELLESCHIANA |
Il Museo dell'Opera del Duomo di Santa Maria del Fiore è oggi uno dei più importanti musei non solo di Firenze, ma del mondo. Il valore e il numero delle opere d'arte custodite al suo interno unite all'avanguardia architettonica e tecnologica del suo allestimento lo rendono una tappa imperdibile per chiunque voglia organizzare un viaggio nel capoluogo toscano.
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