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#TiPortoAlMuseo: Il Museo Teatrale alla Scala di Milano

Il Museo Teatrale alla Scala di Milano fu inaugurato ufficialmente nel 1913 ma il suo primo nucleo si costituì nel 1911 con l'acquisto ad un'asta parigina della collezione privata dell'antiquario Giulio Sambon, grande appassionato di teatro. L'esposizione racconta, attraverso dipinti, bozzetti, partiture musicali e tanto altro, la storia di uno dei teatri d'opera più importanti del mondo. Il museo è un'istituzione museale privata e conserva una ricca collezione di dipinti legati al mondo dell'Opera lirica e del Teatro in genere, bozzetti scenografici, lettere, ritratti, autografi e strumenti musicali antichi . L'area espositiva del museo è costituita da quattordici sale ed espone busti in marmo e ritratti di numerosi compositori, direttori d'orchestra e artisti dell'ambito musicale europeo degli ultimi due secoli, oggetti per la fruizione dell'Opera e diversi strumenti musicali. Al museo è annessa la Biblioteca "Livia Simoni" cost...

#TiPortoAlMuseo: L’Ipogeo dei Cristallini di Napoli



L'Ipogeo dei Cristallini di Napoli è una rara e incredibile testimonianza di pittura e architettura ellenica del Sud Italia. Il prezioso tesoro, situato nel cuore del Rione Sanità-Vergini, ha aperto al pubblico dal 1 luglio 2022, in seguito a lunghi lavori di restauro. I quattro spazi dell'Ipogeo svelano un mondo ancora vivo, ricco di decori e raffinatissimi effetti di trompe l’oeil oltre che la ricca collezione di reperti e vasi antichi ancora magnificamente conservati. 

IPOGEO C

La storia dell'Ipogeo dei Cristallini risale a più di 2300 anni fa. L'area dei Vergini, all'interno del quartiere Sanità, fin dal IV secolo a.C. fu destinata a necropoli, dapprima con l'escavazione di tombe a camera, successivamente con la realizzazione di complessi cimiteriali catacombali e infine con la destinazione di un'immensa cava ad ossario.

RIONE SANITA'

I greci, che allora abitavano la città di Neapolis quando questa faceva ancora parte della Magna Grecia, realizzarono alcuni ipogei funerari, costruendo delle tombe nel sottosuolo in cui hanno riposato per millenni i resti degli antichi abitanti della città partenopea. Fra questi ipogei spiccano le quattro tombe dei Cristallini, chiamate così perché situate nel sottosuolo di via dei Cristallini e si trovano per la precisione sotto l'antico palazzo del barone di Donato, che nel 1889 cercando acqua o tufo nel sottosuolo del suo palazzo di famiglia trovò invece un tesoro di pittura e architettura ellenica.

IPOGEO C, PARTICOLARE TESTA DI MEDUSA

Ognuno degli ipogei è costituito da due camere sovrapposte: il vestibolo serviva per adempiere ai riti funebri, da questo si accedeva mediante una scala al piano inferiore, la vera e propria tomba destinata ad ospitare i corpi dei defunti. In ognuno degli ipogei vi sono degli splendidi letti-sarcofagi scavati nel tufo, che all'esterno hanno la forma di klinai, con tanto di materassi e doppi cuscini scolpiti e dipinti in giallo, viola, azzurro e rosso.

Dei quattro sepolcri, il primo ipogeo (A) era ornato da otto bassorilievi. Il tempo e l'opera di estrazione da parte dell'uomo di pietre dal sottosuolo, ne hanno distrutto in gran parte la struttura, lasciando intatto un solo bassorilievo. Il secondo ipogeo (B) invece conserva un tesoro di anfore, manufatti, urne, altari e affreschi. Un vero e proprio ipogeo fornito di tutto, in cui il tempo sembra essersi fermato. Il terzo ipogeo (C) è uno degli ambienti più suggestivi, rimasto splendidamente intatto e di cui si riescono ancora ad ammirare le decorazioni e meravigliosi bassorilievi. Il quarto ipogeo (D), infine, è stato significativamente modificato in epoca romana. Presenta numerosi loculi nelle pareti, utilizzati per numerose sepolture in epoca latina. Anche i manufatti ed i tesori trovati al suo interno sono di epoca romana, e c'è anche un'iscrizione in latino. 

IPOGEO A

IPOGEO B

IPOGEO C, PARTICOLARE LETTO SARCOFAGO

IPOGEO C, PARTICOLARE PARETE AFFRESCATA

IPOGEO D

Visitare l'Ipogeo dei Cristallini consente dunque di fare un viaggio indietro nel tempo di 2300 anni: un'esperienza che permette di scendere nel misterioso mondo sotterraneo, contemplando la straordinaria bellezza dell'arte e dei mestieri antichi. Inoltre numerosi reperti, ritrovati nell'Ipogeo, sono stati concessi in prestito dalla famiglia Martuscelli al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli e sono ospitati all'interno della sezione "Napoli Antica". 

Fotografie di Luciano e Marco Pedicini (pedicinimages.com)

Per Info e Prezzi: ipogeodeicristallini.org
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 184^ Tappa

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