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#TiPortoAlMuseo: Il MeBo – Menabrea Botalla Museum di Biella

Inaugurato nel 2019, il MeBo – Menabrea Botalla Museum nasce a Biella dall'unione tra due storiche realtà produttive del territorio: il birrificio Menabrea, attivo dal 1846, e il caseificio Botalla, fondato nel 1947. Il museo rappresenta un raro esempio di collaborazione industriale trasformata in progetto culturale, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio produttivo e identitario del Biellese. INTERNO DEL MUSEO Il museo è suddiviso in due aree tematiche. La sezione dedicata a Birra Menabrea ripercorre oltre 175 anni di storia brassicola italiana, attraverso una selezione di macchinari d'epoca, bottiglie storiche, strumenti da lavoro e materiali d'archivio. L'allestimento restituisce il contesto tecnico e culturale di una delle più longeve aziende birrarie italiane ancora in attività. BIRRA MENABREA Il percorso Botalla Formaggi esplora il mondo lattiero-caseario con un taglio divulgativo e immersivo. In mostra, curiosità sulla lavorazione del latte, strument...

#TiPortoAlMuseo: L’Ipogeo dei Cristallini di Napoli



L'Ipogeo dei Cristallini di Napoli è una rara e incredibile testimonianza di pittura e architettura ellenica del Sud Italia. Il prezioso tesoro, situato nel cuore del Rione Sanità-Vergini, ha aperto al pubblico dal 1 luglio 2022, in seguito a lunghi lavori di restauro. I quattro spazi dell'Ipogeo svelano un mondo ancora vivo, ricco di decori e raffinatissimi effetti di trompe l’oeil oltre che la ricca collezione di reperti e vasi antichi ancora magnificamente conservati. 

IPOGEO C

La storia dell'Ipogeo dei Cristallini risale a più di 2300 anni fa. L'area dei Vergini, all'interno del quartiere Sanità, fin dal IV secolo a.C. fu destinata a necropoli, dapprima con l'escavazione di tombe a camera, successivamente con la realizzazione di complessi cimiteriali catacombali e infine con la destinazione di un'immensa cava ad ossario.

RIONE SANITA'

I greci, che allora abitavano la città di Neapolis quando questa faceva ancora parte della Magna Grecia, realizzarono alcuni ipogei funerari, costruendo delle tombe nel sottosuolo in cui hanno riposato per millenni i resti degli antichi abitanti della città partenopea. Fra questi ipogei spiccano le quattro tombe dei Cristallini, chiamate così perché situate nel sottosuolo di via dei Cristallini e si trovano per la precisione sotto l'antico palazzo del barone di Donato, che nel 1889 cercando acqua o tufo nel sottosuolo del suo palazzo di famiglia trovò invece un tesoro di pittura e architettura ellenica.

IPOGEO C, PARTICOLARE TESTA DI MEDUSA

Ognuno degli ipogei è costituito da due camere sovrapposte: il vestibolo serviva per adempiere ai riti funebri, da questo si accedeva mediante una scala al piano inferiore, la vera e propria tomba destinata ad ospitare i corpi dei defunti. In ognuno degli ipogei vi sono degli splendidi letti-sarcofagi scavati nel tufo, che all'esterno hanno la forma di klinai, con tanto di materassi e doppi cuscini scolpiti e dipinti in giallo, viola, azzurro e rosso.

Dei quattro sepolcri, il primo ipogeo (A) era ornato da otto bassorilievi. Il tempo e l'opera di estrazione da parte dell'uomo di pietre dal sottosuolo, ne hanno distrutto in gran parte la struttura, lasciando intatto un solo bassorilievo. Il secondo ipogeo (B) invece conserva un tesoro di anfore, manufatti, urne, altari e affreschi. Un vero e proprio ipogeo fornito di tutto, in cui il tempo sembra essersi fermato. Il terzo ipogeo (C) è uno degli ambienti più suggestivi, rimasto splendidamente intatto e di cui si riescono ancora ad ammirare le decorazioni e meravigliosi bassorilievi. Il quarto ipogeo (D), infine, è stato significativamente modificato in epoca romana. Presenta numerosi loculi nelle pareti, utilizzati per numerose sepolture in epoca latina. Anche i manufatti ed i tesori trovati al suo interno sono di epoca romana, e c'è anche un'iscrizione in latino. 

IPOGEO A

IPOGEO B

IPOGEO C, PARTICOLARE LETTO SARCOFAGO

IPOGEO C, PARTICOLARE PARETE AFFRESCATA

IPOGEO D

Visitare l'Ipogeo dei Cristallini consente dunque di fare un viaggio indietro nel tempo di 2300 anni: un'esperienza che permette di scendere nel misterioso mondo sotterraneo, contemplando la straordinaria bellezza dell'arte e dei mestieri antichi. Inoltre numerosi reperti, ritrovati nell'Ipogeo, sono stati concessi in prestito dalla famiglia Martuscelli al MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli e sono ospitati all'interno della sezione "Napoli Antica". 

Fotografie di Luciano e Marco Pedicini (pedicinimages.com)

Per Info e Prezzi: ipogeodeicristallini.org
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 184^ Tappa

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