Il Museo di Castelvecchio di Verona espone importanti collezioni di arte medievale, rinascimentale e moderna (fino al XVIII secolo), con 29 sale espositive ricche di dipinti, sculture, reperti archeologici, armi. Oltre 600 opere esposte all'interno di uno spazio progettato da Carlo Scarpa, uno degli interventi più importanti della museografia moderna, fonte di ispirazione per moltissimi allestimenti successivi.
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INTERNO DEL MUSEO RIPROGETTATO DA CARLO SCARPA |
Il restauro, iniziato alla fine degli anni '50, ha visto collaborare strettamente il direttore Licisco Magagnato e il progettista Carlo Scarpa sia nel pensare un restauro filologico degli spazi, sia nello scegliere e collocare le opere funzionalmente ed emotivamente più vicine all'idea di museo come opera d'arte totale. Da allora il Museo di Castelvecchio è diventato punto di riferimento. Il restauro ha fatto del trecentesco castello dei Della Scala un punto di riferimento esemplare della felice stagione museografica italiana del secondo dopoguerra.
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CASTELLO VISTO DALL'ALTO |
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STRUTTURA ESTERNA DEL MUSEO |
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CORTILE INTERNO CON IL POZZO |
Il nucleo iniziale delle collezioni consiste in circa duecento opere di antica proprietà comunale ed ecclesiastica che il pittore Saverio Dalla Rosa riuscì a salvare dalle demaniazioni napoleoniche per la pubblica galleria comunale istituita nel 1827 nella Loggia del Consiglio in piazza dei Signori. A queste presto si aggiunsero marmi e oggetti antichi e medaglie, collocati provvisoriamente presso la Biblioteca Civica. Almeno fino agli anni trenta del Novecento si susseguono con ritmo regolare doni e lasciti in gran numero, intrecciandosi con sporadici acquisti e con il continuo recupero di quanto le calamità naturali, come l'inondazione dell'Adige del 1882 e le trasformazioni architettoniche e urbanistiche.
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SALA INTERNA DEL MUSEO |
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SALA INTERNA DEL MUSEO |
Il percorso dà ampio spazio all'arte della corte scaligera, a partire dalla scultura gotica del Maestro di Sant'Anastasia, per proseguire con Turone e Altichiero. Il Gotico internazionale è testimoniato da opere eccelse di Stefano, Pisanello, Michele Giambono, Giovanni Badile. Le novità del Rinascimento portate a Verona da Andrea Mantegna alimentano la ricerca di Liberale da Verona, Domenico e Francesco Morone e di altri importanti artisti della seconda metà del Quattrocento. Sono presenti anche dipinti veneziani, in particolare due Madonne col Bambino di Giovanni Bellini, e di scuola fiamminga e olandese. La sezione conclusiva propone un denso percorso dal Cinquecento al Settecento, attraverso i lavori di Paolo Morando detto il Cavazzola, di Gianfrancesco Caroto, Paolo Caliari detto il Veronese, Jacopo Tintoretto, Alessandro Turchi, fino a Giambattista e Giandomenico Tiepolo e a Pietro Longhi.
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STRUTTURA DEL MUSEO |
Il Museo di Castelvecchio è dunque un esempio di valorizzazione del patrimonio storico-artistico attraverso la riprogettazione sapiente degli spazi e l'adattamento a sede espositiva moderna e di facile accesso. Compreso tra i Musei Civici di Verona, è tra questi uno dei più storici e visitati.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 156^ Tappa
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