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#TiPortoAlMuseo: Villa e Parco Rossi a Santorso

È un sogno ad occhi aperti l'acquario a parete del tempietto rotondo in stile neopompeiano del  Parco di Villa Rossi a Santorso .   Si tratta di u n luogo unico al mondo, ricco di mistero e fascino. TEMPIETTO ROTONDO CON ACQUARIO A PARETE Villa Rossi e l'annesso parco sono stati progettati come parte integrante del Podere Modello, una tenuta agricola che comprendeva, oltre alla campagna, un edificio per la trasformazione dei prodotti agricoli e altre abitazioni destinate ai dirigenti dell'azienda: qui venivano sperimentati i più avanzati sistemi di produzione agricola che si stavano diffondendo a fine '800. Questo complesso costituisce un singolare episodio della storia dell'architettura veneta ed è frutto della consolidata collaborazione tra l'industriale scledense Alessandro Rossi e l'architetto vicentino Antonio Caregaro Negrin . VILLA ROSSI Il parco  della villa ha una superficie complessiva di oltre 4 mila ettari, suddivisa in 38 mila mq. di superficie...

#TiPortoAlMuseo: Il Museo delle Navi Romane



Il Museo delle Navi Romane venne costruito tra il 1933 e il 1939 per ospitare due gigantesche navi appartenute all'imperatore Caligola (37-41 d.C.) recuperate nelle acque del lago di Nemi tra il 1929 e il 1931. È stato il primo museo in Italia ad essere costruito in funzione del contenuto e oggi si struttura in un doppio hangar di calcestruzzo dove è possibile ammirare delle ricostruzioni in scala originale delle imbarcazioni romane. 

MUSEO DELLE NAVI ROMANE, INTERNO

Già di per sé è una costruzione interessante, perché offre un rarissimo esempio, il primo al mondo, di struttura concepita appositamente in funzione del contenuto e condizionata da quest'ultimo nelle soluzioni architettoniche. 

In effetti il museo delle navi di Nemi è un doppio hangar di calcestruzzo delle dimensioni esatte per le due navi, che erano lunghe circa 80 metri. 

INTERNO DEL MUSEO

Nel nuovo allestimento, l'ala sinistra è dedicata alle navi, delle quali sono esposti alcuni materiali, come la ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua, alcune attrezzerie di bordo originali o ricostruite. Sono inoltre visibili due modelli delle navi in scala 1:5 e la ricostruzione in scala al vero dell'aposticcio di poppa della prima nave, su cui sono state posizionate le copie bronzee delle cassette con protomi ferine.

INTERNO DEL MUSEO

L'ala destra è invece dedicata al popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale, con particolare riguardo ai luoghi di culto. Vi sono esposti materiali votivi provenienti da Velletri, da Campoverde, da Genzano e dal Santuario di Diana a Nemi, oltre ai materiali provenienti dalla Collezione Ruspoli. All'interno di quest'ala è inoltre possibile ammirare un tratto musealizzato del basolato romano del clivus Virbii, che da Ariccia conduceva al Santuario di Diana. 

INTERNO DEL MUSEO

Il Museo delle Navi Romane è dunque uno spazio dove ripercorrere la storia della navigazione dalle sue origini, in un contesto espositivo studiato ad hoc. 

@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 141^ Tappa

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