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#TiPortoAlMuseo: Il MeBo – Menabrea Botalla Museum di Biella

Inaugurato nel 2019, il MeBo – Menabrea Botalla Museum nasce a Biella dall'unione tra due storiche realtà produttive del territorio: il birrificio Menabrea, attivo dal 1846, e il caseificio Botalla, fondato nel 1947. Il museo rappresenta un raro esempio di collaborazione industriale trasformata in progetto culturale, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio produttivo e identitario del Biellese. INTERNO DEL MUSEO Il museo è suddiviso in due aree tematiche. La sezione dedicata a Birra Menabrea ripercorre oltre 175 anni di storia brassicola italiana, attraverso una selezione di macchinari d'epoca, bottiglie storiche, strumenti da lavoro e materiali d'archivio. L'allestimento restituisce il contesto tecnico e culturale di una delle più longeve aziende birrarie italiane ancora in attività. BIRRA MENABREA Il percorso Botalla Formaggi esplora il mondo lattiero-caseario con un taglio divulgativo e immersivo. In mostra, curiosità sulla lavorazione del latte, strument...

#TiPortoAlMuseo: Le Catacombe dei Cappuccini di Palermo



Le Catacombe dei Cappuccini sono una delle attrazioni più affascinanti e misteriose di Palermo. Esse nacquero come "cimitero" creato dai Frati Cappuccini nei sotterranei della Chiesa di Santa Maria della Pace. Percorrendo i corridoi sotterranei è possibile imbattersi in migliaia di corpi imbalsamati di frati e nobili, che scelsero così di "sconfiggere" il tempo. 

INTERNO DELLE CATACOMBE

I Frati Cappuccini giunsero a Palermo nel 1534 e fu affidata loro una piccola cappella intitolata a Santa Maria della Pace. Alcuni anni dopo decisero di rifare completamente la chiesa e aggiunsero il convento, ma intanto cominciò il rito della sepoltura al di sotto della chiesa, in una fossa comune dove venivano accatastati gli uni sugli altri i corpi dei frati. 

ESTERNO DELLE CATACOMBE

Trascorsi gli anni decisero di riaprire la fossa comune per offrire una migliore sepoltura ai confratelli e con gran stupore nessun cattivo odore proveniva da tale luogo e i corpi si ritrovarono integri, con tanto di capelli e barba. Tale fatto convinse i frati a creare una serie di stanze sotterranee dove imbalsamare e conservare al meglio il corpo dei confratelli. Di lì a pochi anni anche i nobili vollero essere mummificati per “sconfiggere” la morte e in tre secoli vennero collezionati oltre 8.000 corpi.

INTERNO DELLE CATACOMBE

I corpi sono tutti sistemati seguendo una certa logica: da un lato ci sono tutte le donne con i loro abiti più belli, una parte è riservata ai nobili, in una stanza ci sono tutti gli appartenenti ai ceti più bassi e così via. Lo straordinario stato di conservazione di questi corpi e dei loro abiti permette di fare un viaggio in tre secoli di storia, scrutando le mode dell'epoca. Si possono apprezzare delle divise di militari, gli stupendi abiti femminili, alcuni ancora con guanti, calze ricamate e stivaletti, i paramenti raffinati degli alti prelati.

INTERNO DELLE CATACOMBE

INTERNO DELLE CATACOMBE

INTERNO DELLE CATACOMBE

Il primo corpo ad essere mummificato fu quello di frate Silvestro da Gubbio nel 1599, mentre quello più (tristemente) celebre è il copro perfettamente conservato di Rosalia Lombardo, una bambina morta a causa di una polmonite derivata dall'epidemia di Spagnola nel 1920. 

CORPO IMBALSAMATO DI FRATE SILVESTRO DA GUBBIO

CORPO IMBALSAMATO DI ROSALIA LOMBARDO

Le Catacombe dei Cappuccini di Palermo sono dunque un luogo certamente macabro, ma anche ricco di fascino. Sono un luogo davvero inconsueto, dove però si può ripercorrere la storia dei costumi nei secoli passati e delle tecniche di conservazione del corpo.

Per Info e Prezzi: www.catacombepalermo.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 128^ Tappa

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