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#TiPortoAlMuseo: Il Museo Teatrale alla Scala di Milano

Il Museo Teatrale alla Scala di Milano fu inaugurato ufficialmente nel 1913 ma il suo primo nucleo si costituì nel 1911 con l'acquisto ad un'asta parigina della collezione privata dell'antiquario Giulio Sambon, grande appassionato di teatro. L'esposizione racconta, attraverso dipinti, bozzetti, partiture musicali e tanto altro, la storia di uno dei teatri d'opera più importanti del mondo. Il museo è un'istituzione museale privata e conserva una ricca collezione di dipinti legati al mondo dell'Opera lirica e del Teatro in genere, bozzetti scenografici, lettere, ritratti, autografi e strumenti musicali antichi . L'area espositiva del museo è costituita da quattordici sale ed espone busti in marmo e ritratti di numerosi compositori, direttori d'orchestra e artisti dell'ambito musicale europeo degli ultimi due secoli, oggetti per la fruizione dell'Opera e diversi strumenti musicali. Al museo è annessa la Biblioteca "Livia Simoni" cost...

#TiPortoAlMuseo: La Galleria Ricci Oddi di Piacenza



La Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza nasce dalla collezione privata del nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi, che raccolse tra il 1897 e il 1923 un vasto nucleo di opere tra Ottocento e Novecento. Tra le opere della ricca collezione spiccano quelle dei Macchiaioli, della Scapigliatura, di Boccioni e Klimt. Di quest'ultimo in particolare la Galleria custodisce il Ritratto di signora, trafugato ventitré anni fa, ritrovato da poco e oggi esposto nella sala centrale. 

GUSTAV KLIMT, RITRATTO DI SIGNORA (PARTICOLARE)

La progettazione dell'edificio si deve all'architetto piacentino Giulio Ulisse Arata. Fu completato nel 1931, recuperando lo stile degli edifici rinascimentali tanto amati da Giuseppe Ricci Oddi. Le opere esposte invece sono suddivise all'interno in una ventina di sale. 

EDIFICIO CHE OSPITA LA GALLERIA VISTO DALL'ALTO

INGRESSO DELLA GALLERIA

EDIFICIO CHE OSPITA LA GALLERIA

La collezione della Galleria è molto ricca e variegata. La parte che riguarda l'Ottocento raccoglie opere di grande rilievo, tra le quali si possono ricordare Ritratto d'uomo di Francesco Hayez del 1834, due dipinti di Giovanni Cornovali detto il "Piccio", La partenza del coscritto di Girolamo Induno. Tra le opere del movimento dei Macchiaioli si citano quelle di Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Raffaello Sarnesi e Giuseppe Abbati. La Scapigliatura è rappresentata da opere di Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni e Luigi Conconi. Numerosi i dipinti dei due massimi esponenti piacentini del realismo del secondo Ottocento: Stefano Bruzzi e Francesco Ghittoni. Il Novecento raccoglie alcuni lavori di grande rilievo, a partire dal Ritratto della madre di Boccioni. 

INTERNO DELLA GALLERIA

FRANCESCO HAYEZ, RITRATTO D'UOMO

GIOVANNI FATTORI, SOSTA DI CAVALLERIA

FEDERICO ZANDOMENEGHI, PIAZZA D'ANVERSA

GIULIO ARISTIDE SARTORIO, SIRENA (ABISSO VERDE)

UMBERTO BOCCIONI, RITRATTO DELLA MADRE

Ma spicca il Ritratto di signora di Gustav Klimt, capolavoro scomparso per ventitré anni e ritrovato nel 2019, oggi esposto nuovamente nella sala centrale della Galleria.

NUOVA COLLOCAZIONE DELL'OPERA NELLA GALLERIA

GUSTAV KLIMT, RITRATTO DI SIGNORA

La collezione della Galleria Ricci Oddi nel 1924 è stata donata alla città di Piacenza e rappresenta oggi uno dei musei più importanti della città emiliana. 

Per Info e Prezzi: riccioddi.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 115^ Tappa

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