Il Teatro Olimpico di Vicenza, grandiosa opera e testamento artistico di Andrea Palladio, è il più
antico teatro coperto in muratura al mondo, patrimonio
mondiale dell'Unesco. Il Teatro si compone di una cavea gradinata ellittica, cinta da un colonnato, con statue sul fregio, fronteggiante un palcoscenico rettangolare e un maestoso proscenio su due ordini architettonici, aperto da tre arcate con semicolonne, all'interno delle quali si trovano edicole e nicchie con statue e riquadri con bassorilievi.
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INTERNO DEL TEATRO |
Il Teatro fu costruito, su progetto di Andrea Palladio, fra il 1580 e il 1585, anno in cui fu inaugurato. Si trova all'interno
del cosiddetto Palazzo del Territorio,
che prospetta su piazza Matteotti, all'estremità orientale di corso Palladio,
principale direttrice del centro storico.
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PALAZZO DEL TERRITORIO |
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INGRESSO |
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PALAZZO DEL TERRITORIO, CORTILE INTERNO |
Il progetto si ispira dichiaratamente ai
teatri romani descritti da Vitruvio: una cavea gradinata ellittica, fronteggiante un palcoscenico rettangolare e
un maestoso proscenio su due ordini architettonici, dietro il quale sono collocate le sovrastrutture lignee.
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PIANTA DEL TEATRO |
Il grandioso proscenio d'ordine corinzio è ispirato allo schema degli archi trionfali romani a tre fornici. La struttura è rinascimentale, di impronta manieristica. Nell'attico della frons scenae in undici riquadri sono raffigurate le dodici fatiche di Ercole. Al centro, tra due Fame con le trombe, è lo stadio con la corsa delle bighe, insegna dell'Accademia e ricordo dei Giochi Olimpici, istituiti da Ercole, protettore del sodalizio vicentino e simbolo dell'uomo che, tramite la virtù, acquista la gloria. Sopra si legge il motto, di origine virgiliana, Hoc opus, hic labor est. Lo stemma di Vicenza è retto da due giovanetti.
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PROSCENIO |
La prima rappresentazione, in
occasione del Carnevale del 1585, fu memorabile: la scelta ricadde su una
tragedia greca, l'Edipo Re di Sofocle,
e la scenografia riproduce le sette vie di Tebe che si intravedono nelle cinque
aperture del proscenio con un raffinato gioco prospettico. L'artefice di questa
piccola meraviglia nella meraviglia fu Vincenzo Scamozzi, erede spirituale del
Palladio. L'effetto fu così ben riuscito che queste sovrastrutture lignee divennero parte integrante stabile del Teatro.
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SOVRASTRUTTURE LIGNEE |
Sempre allo Scamozzi venne affidata la realizzazione degli
ambienti accessori: l'Odeo, ovvero la sala dove avevano luogo le riunioni
dell'Accademia, e l'Antiodeo, decorati nel Seicento con riquadri monocromi del
valente pittore vicentino Francesco Maffei.
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ODEO |
Il Teatro Olimpico di Vicenza è tra le opere architettoniche più conosciute dell'eccellenza italiana di Andrea Palladio, un gioiello manierista ispirato all'arte classica. Appartiene ai Musei Civici di Vicenza ed è visitato ogni anno da migliaia di visitatori, oltre a ospitare numerosi eventi teatrali.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 73^ Tappa
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