Palazzo Venezia è uno dei palazzi più importanti e
ricchi di storia della città di Roma.
Costruito a partire dal 1455, dal 1916 ospita il Museo Nazionale di Palazzo Venezia. Nel corso del tempo sono confluite nel Palazzo diverse collezioni, che
hanno arricchito il percorso espositivo.
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FACCIATA DI PALAZZO VENEZIA |
Il Palazzo venne
costruito a partire dal 1455, quando
il cardinale veneziano Pietro Barbo fu nominato titolare della Basilica di San Marco. Eletto pontefice qualche anno
più tardi con il nome di Paolo II promosse l'ampliamento
dell'edificio con il nipote Marco Barbo, che gli successe al titolo della
basilica: vennero così realizzati i tre saloni monumentali (Sala Regia, Sala del
Concistoro poi divenuta delle Battaglie, Sala del Mappamondo) e soprattutto il Viridarium,
un giardino porticato situato all'angolo tra le attuali piazza San Marco e piazza
Venezia.
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SALA DEL MAPPAMONDO |
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VIRIDARIUM |
Dalla fine del '400 all'appartamento Barbo, di pertinenza pontificia, venne aggiunto per i
cardinali l'appartamento Cybo, dal
nome di Lorenzo nipote di Innocenzo VIII, che per primo lo abitò. Il palazzo di
San Marco rimase di proprietà pontificia fino al 1564, anno in cui venne ceduto da Pio IV Medici alla Repubblica di
Venezia, che vi stabilì la propria ambasciata. Da allora è comunemente noto con
il nome di ‘Palazzo di Venezia'.
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VISTA DALL'ALTO SUL COMPLESSO DI EDIFICI DI PALAZZO VENEZIA |
In seguito al
Trattato di Campoformio (1797), che
sancì la fine della Serenissima, l'edificio passò all'Austria, che ne mantenne
la funzione di sede diplomatica.
Tra il 1910 ed
il 1913 il giardino-viridarium di Paolo II, ormai noto come Palazzetto, fu
abbattuto e ricostruito in posizione arretrata per consentire l'ampliamento
della piazza e la visione diretta del Vittoriano.
Nel 1916 il Regno d'Italia rivendicò il Palazzo all'Austria e il ruolo simbolico-nazionalistico assunto dall'edificio
dopo la restituzione spinse, nel 1922, Benito Mussolini a sceglierlo come sede
del governo fascista e ad utilizzare come proprio ufficio la Sala del
Mappamondo in cui si apre il celebre balcone settecentesco. Tra gli
interventi sul Palazzo di quegli anni, si segnala la costruzione del nuovo
scalone monumentale, progettato da Luigi Marangoni, a celebrazione della
nazione e dei territori conquistati all'Austria nella III guerra d'indipendenza e nella prima guerra mondiale.
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IL BALCONE DI PALAZZO VENEZIA IN UN'IMMAGINE DELL'EPOCA |
La nascita del Museo del Palazzo di Venezia risale al
1916, quando l'edificio venne recuperato dall'Austria e scelto come
sede di un grande museo nazionale di arte medievale e rinascimentale.
Vi confluirono negli anni oggetti provenienti da diversi musei e collezioni. Nel secondo dopoguerra il Museo raggiunse
l'estensione più ampia che abbia mai occupato, in seguito all'arrivo delle
importanti collezioni di sculture in bronzo e terracotta Gorga, Pollak e
Auriti, oltre a vari doni e lasciti.
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VISTA SU PIAZZA VENEZIA DAL VITTORIALE |
Il Museo Nazionale di Palazzo Venezia è una meta spesso trascurata da chi visita Roma in pochi giorni, però la sua storia, le sue sale interne e la sua collezione costituiscono uno dei luoghi più simbolici della capitale. Situato a pochi passi dal Colosseo e nella piazza in cui affaccia anche il Vittoriale, Palazzo Venezia rappresenta anche un luogo di progetti culturali di ampio raggio.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 54^ Tappa
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