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#TiPortoAlMuseo: Il MeBo – Menabrea Botalla Museum di Biella

Inaugurato nel 2019, il MeBo – Menabrea Botalla Museum nasce a Biella dall'unione tra due storiche realtà produttive del territorio: il birrificio Menabrea, attivo dal 1846, e il caseificio Botalla, fondato nel 1947. Il museo rappresenta un raro esempio di collaborazione industriale trasformata in progetto culturale, con l'obiettivo di valorizzare il patrimonio produttivo e identitario del Biellese. INTERNO DEL MUSEO Il museo è suddiviso in due aree tematiche. La sezione dedicata a Birra Menabrea ripercorre oltre 175 anni di storia brassicola italiana, attraverso una selezione di macchinari d'epoca, bottiglie storiche, strumenti da lavoro e materiali d'archivio. L'allestimento restituisce il contesto tecnico e culturale di una delle più longeve aziende birrarie italiane ancora in attività. BIRRA MENABREA Il percorso Botalla Formaggi esplora il mondo lattiero-caseario con un taglio divulgativo e immersivo. In mostra, curiosità sulla lavorazione del latte, strument...

#TiPortoAlMuseo: La Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno (Treviso)



La Gypsotheca e Museo Antonio Canova di Possagno (Treviso) è un insieme di spazi che raccoglie la grande eredità storica e artistica di uno dei massimi esponenti del Neoclassicismo. Il percorso si articola in: Gypsotheca, dove sono conservati i modelli originali in gesso delle opere di Antonio Canova; Casa Natale, dove trovano posto i dipinti, i disegni e gli abiti dell'artista; GiardinoBrolo e Parco che completano con la Biblioteca e l'Archivio storico uno spazio unico e originale in cui è nato e ha trovato ispirazione l'illustre scultore.

INTERNO DELLA GYPSOTHECA

La parola "gypsotheca" deriva dal greco e significa "raccolta di gessi". Quella di Possagno è la più grande Gypsotheca monografica d’Europa. Il vescovo Giovanni Battista Sartorifratellastro di Antonio Canova, volle erigere un edificio che potesse degnamente ospitare tutte le opere presenti nello Studio romano, sottraendo inoltre i gessi agli allievi del Canova che avrebbero potuto dopo la morte del maestro farne ulteriore utilizzo. Cercando di riproporre l'esposizione delle opere come erano all'interno dell'atelier dello scultore, l'edificio fu progettato da Francesco Lazzari. I lavori iniziarono nel 1834 sotto la direzione di Giovanno Zardo e furono completati nel 1836, mentre l'allestimento, dopo i restauri dello scultore Pasino Tonin, primo conservatore della Gypsotheca, venne ultimato nel 1844. 

ALCUNI GESSI ESPOSTI ALL'INTERNO DELLA GYPSOTHECA

INTERNI DEL MUSEO

Nel 1917, durante la Prima Guerra Mondiale, una granata colpì la Gypsotheca: alcuni gessi furono completamente distrutti, decine furono lesionati. La grandiosa opera di restauro dei conservatori Stefano e Siro Serafin consentì di far rinascere la Gypsotheca e di riaprirla ai visitatori nel 1922. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, per prevenire nuovi bombardamenti, la Gypsotheca fu in parte svuotata, le statue furono trasferite e depositate all'interno del Tempio di Possagno, una struttura che unisce due grandi opere del passato: il Pantheon e il Partenone, dove rimasero fino al 1946. 

TEMPIO DI POSSAGNO

La Casa del Canova è una tipica struttura abitativa del Seicento: composta dal corpo centrale, su più piani e dagli annessi. Dopo il terremoto nel 1695, che provocò crolli e distruzioni in gran parte di Possagno, la Casa fu ristrutturata e ampliata con nuovi locali e l’aggiunta di camere. L'abitazione che il visitatore vede oggi è quella che Canova ristrutturò tra la fine del Settecento, quando fece costruire la Torretta, e l'inizio dell’Ottocento, quando volle ricavare la cosiddetta Sala degli Specchi. All'interno delle diverse stanze è possibile ammirare i dipinti, le incisioni, i disegni, alcuni marmi, gli strumenti da lavoro, alcuni vestiti dell'artista.

INTERNI DI CASA CANOVA

L'ampio spazio verde di fronte alla Casa è caratteristico per la sua struttura veneta: una bassa siepe delimita il calpestio davanti al portone d'ingresso, mentre aiuole circolari di splendidi roseti decorano e colorano il primo tratto del Giardino. Più a mezzogiorno e fino alla cancellata in ferro battuto, costruita dai sapienti artigiani locali, si apre il Brolo, cioè il frutteto. Oltre le mura di recinzione e l'ampia cancellata, si apre il Parco, un vasto terreno coltivato, che forniva il pasto agli animali da stalla di Casa Canova, e che è delimitato da una cinta di piante.  

VEDUTA SULLO SPAZIO VERDE DI FRONTE A CASA CANOVA

Presso la Gypsotheca e Museo Antonio Canova è presente una ricca Biblioteca composta da tre preziosi settori con migliaia di libri. A Possagno sono inoltre raccolti due straordinari fondi archivistici, uno di proprietà di Fondazione Canova e l’altro dell'Opera del Tempio

Tra i capolavori in gesso spiccano il George Washington, il Monumento funerario a Maria Cristina d'Austria, Ercole e Licia e Le tre grazie. Sono visibili inoltre altri gessi preparatori ad altre opere oggi esposte nei maggiori musei del mondo. 

GEORGE WASHINGTON, ANTONIO CANOVA

MONUMENTO FUNERARIO A MARIA CRISTINA D'AUSTRIA, ANTONIO CANOVA

ERCOLE E LICIA, ANTONIO CANOVA

LE TRE GRAZIE, ANTONIO CANOVA

Per Info e Prezzi: https://www.museocanova.it/
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 27^ Tappa



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