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#TiPortoAlMuseo: Il Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi a Stra

Immaginate di passeggiare lungo il fiume Brenta, immersi nella bellezza della campagna veneta, fino a trovarvi davanti a un'affascinante villa seicentesca: Villa Foscarini Rossi . Questo luogo non è solo una meraviglia architettonica, ma ospita un gioiello unico nel suo genere: il Museo della Calzatura , un vero e proprio tributo all'eccellenza del Made in Italy e all'evoluzione della moda attraverso uno degli accessori più iconici, le calzature. VILLA FOSCARINI ROSSI All'interno del museo sono esposti oltre 1.350 modelli di calzature femminili di lusso , realizzati dal calzaturificio Rossimoda che, fin dagli anni '60, ha avviato collaborazioni con alcune delle case di moda più prestigiose del mondo, tra cui Ungaro, Richard Tyler, Yves Saint Laurent e Andrea Pfister. INTERNO DEL MUSEO Ogni modello è una testimonianza della maestria artigiana e della creatività che contraddistinguono la tradizione calzaturiera della Riviera del Brenta. Un percorso espositivo che si s

#TiPortoAlMuseo: La Galleria Nazionale delle Marche – Palazzo Ducale di Urbino




La Galleria Nazionale delle Marche sorge nel Palazzo Ducale di Urbino, splendida dimora principesca del Quattrocento, voluta dal duca Federico da Montefeltro (1422 - 1482) signore della città di Urbino dal 1444 al 1482. La Galleria custodisce numerosi capolavori rinascimentali in spazi unici, densi di cultura e ricchi di storia. 

PALAZZO DUCALE DI URBINO / PIERO DELLA FRANCESCA, MADONNA DI SENIGALLIA

La Galleria venne istituita ufficialmente con il Reale Decreto nel marzo 1912, da quel momento divenne una realtà autonoma rispetto all'Istituto di belle arti. La sede è lo splendido Palazzo Ducale di Urbino, importante centro culturale durante il Rinascimento grazie alla figura affascinante e al tempo stesso controversa di Federico da Montefeltro.

DITTICO DI URBINO, PIERO DELLA FRANCESCA (UFFIZI, FIRENZE)

Con Federico da Montefeltro Urbino diventò in pochi decenni uno dei fari del Rinascimento italiano. Grazie alla raffinata scelta di decoratori, provenienti soprattutto da Firenze e dalla Lombardia, e di artisti e architetti all'avanguardia come Piero della Francesca o Leon Battista Alberti

PALAZZO DUCALE DI URBINO

Il Palazzo Ducale ebbe diverse fasi di sviluppo e ad esso contribuì essenzialmente l'architetto dalmata Luciano Laurana cui si devono i fiabeschi torricini. Nel 1459 Federico aveva già dato avvio all'ampliamento e alla nuova decorazione della modesta residenza esistente dei conti del Montefeltro. Iniziò dall'ala prospiciente l’attuale piazza Rinascimento, caratterizzata dalla lunga facciata ornata di bifore. La decorazione di molte sale del palazzo è opera di maestranze toscane e artisti quali Michele di Giovanni da Fiesole, conosciuto come il Greco. 

PALAZZO DUCALE, TORRICINI

FACCIATA DI PALAZZO DUCALE, PARTICOLARE

Il Palazzo ha una struttura funzionale alla quale contribuì l'architetto militare del duca, il senese Francesco di Giorgio Martini. Accanto alle sue stanze, nel nucleo centrale del palazzo, fra i due torricini, il duca aveva fatto realizzare lo splendido studiolo intarsiato, manifesto della sua cultura. Direttamente raggiungibili dalle sue stanze, erano anche la Cappellina del Perdono, già attribuita a Bramante, nonché un Tempietto dedicato alle Muse, dipinte dal pittore di corte Giovanni Santi, padre di Raffaello. A questa parte si contrappone la grandiosa raffinatezza degli appartamenti e dell’immenso Salone delle feste, poi detta Sala del trono all'epoca dei legati papali.

SALA DEL TRONO

Lo straordinario equilibrio rinascimentale del palazzo si esplica nella maniera più perfetta nello stupendo Cortile d'Onore, nel quale gli accordi cromatici della pietra chiara e del mattone scandiscono la calcolata armonia nella distribuzione degli elementi compositivi dell'opera.

CORTILE D'ONORE

Uno dei maggiori ornamenti del palazzo era la ricchissima Biblioteca di manoscritti miniati, la più splendida dell'epoca, per la quale Federico impegnò una cospicua parte delle sue rendite di condottiero. Alla morte di Federico nella biblioteca erano conservati ben 900 codici; la raccolta fu acquistata da Alessandro VII nel 1657 per la Biblioteca Vaticana.

SOFFITTO DELLA BIBLIOTECA

Il potere passò successivamente ai Della RovereFa parte delle prime aggiunte cinquecentesche la Sala del re d'Inghilterra: il soffitto in stucco dorato, opera di Federico Brandani, riporta tutti gli emblemi, le imprese e le onorificenze del duca Federico e della casata.

SOFFITTO DELLA SALA DEL RE D'INGHILTERRA

Il ducato prosperò fino al 1631, anno in cui passò sotto dominio della Chiesa. Le strepitose collezioni del palazzo urbinate sono ora in gran parte conservate nella Galleria degli Uffizi.
La presenza di un nucleo importante di reperti archeologici, raccolta dal cardinale Francesco Stoppani nel 1756, ha comportato la presenza all'interno della Galleria di un Museo Lapidario, situato al piano terreno.

LASTRE DEL MUSEO LAPIDARIO

La storia della Galleria, oltre che alle collezioni, è strettamente legata al restauro del Palazzo, ogni allestimento ha coinciso con il recupero di spazi prima inaccessibili. Con l'inaugurazione ufficiale avvenuta nel maggio 1913, sia ebbe quindi la prima sistemazione delle collezioni. Nel 1927 lo Stato riconobbe l'importanza della Galleria marchigiana inviando ad Urbino un'opera di Raffaello, il Ritratto di Gentildonna o la MutaÈ significativo ci sia stato un nuovo impulso all'attività di tutela e valorizzazione del Palazzo e della Galleria dal 1939, anno nel quale venne istituita la Soprintendenza alle Gallerie (poi, ai beni storico artistici), la quale oltre ai compiti di tutela del patrimonio artistico marchigiano del territorio, ha svolto un’attività culturale determinante sull'assetto museografico della Galleria.

VISTA PANORAMICA SUL PALAZZO DUCALE DI URBINO

Nella Galleria Nazionale delle Marche è conservato ed esposto al pubblico un vasto patrimonio di opere d'arte che comprende dipinti e sculture dal XIII al XVIII secolo, ceramiche, monete, disegni ed alcuni arredi, cui vanno ad aggiungersi le decorazioni fisse degli ambienti del Palazzo Ducale di Urbino. Il prestigio del museo si lega nell'immaginario ai capolavori assoluti del Rinascimento che fanno parte del nucleo del Quattrocento. Solo per citarne alcuni sono le opere della Flagellazione e della Madonna di Senigallia di Piero della Francesca e della Città ideale di un pittore dell'Italia centrale (già attribuita a Laurana), e il Ritratto di gentildonna detta la Muta di Raffaello Sanzio.

FLAGELLAZIONE, PIERO DELLA FRANCESCA

MADONNA DI SENIGALLIA, PIERO DELLA FRANCESCA

CITTÀ IDEALE, ANONIMO

RITRATTO DI GENTILDONNA, RAFFAELLO

Le Marche sono al terzo posto nella classifica italiana, stilata dal MiBACT, degli ingressi ai musei nel primi mesi del 2018, con un incremento del 21%. La classifica del Ministero ha evidenziato una grande ripresa del turismo nella regione e un considerevole aumento del gradimento dei luoghi storico-culturali. La Galleria Nazionale delle Marche di Urbino ha addirittura registrato, fino a giugno 2018, +34% di visitatori rispetto al 2017.

Per Info e Prezzi: www.gallerianazionalemarche.it
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 21^ Tappa

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