Il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari è la più importante e
prestigiosa sede espositiva di antichità della Sardegna. Sono esposti
molti dei reperti più significativi dell’isola provenienti principalmente dalle
province di Cagliari e Oristano. I materiali esposti sono datati a partire dal
periodo preistorico sino all'epoca bizantina. Di rilievo nella collezione sono le statue di Mont’e Prama: gli unici esempi di statuaria in pietra del periodo nuragico (900-700 a.C.) ritrovati fino ad ora in Sardegna, e uno dei più antichi esempi di statuaria nell'ambito del Mediterraneo.
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STATUE DI MONT’E PRAMA |
La nascita del Museo risale al 1800,
quando il Viceré Carlo Felice, accogliendo la proposta del Cavaliere Lodovico
Baylle, fece allestire in una sala del palazzo Viceregio il Gabinetto
di Archeologia e Storia naturale affidato alla cura del
Cavaliere Leonardo De Prunner.
Il Museo era allora concepito come una
stanza delle meraviglie dove mettere insieme oggetti unici e di grande pregio. Grazie
al grande lavoro di raccolta di Baylle e de Prunner la collezione del
Gabinetto crebbe sempre di più, arricchendosi di oggetti di antichità, minerali
e animali. Nel 1802 la collezione,
evento straordinario per l’epoca, venne aperta al pubblico.
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SALA INTERNA DEL MUSEO |
Nel 1805 il Viceré donò la collezione
del Gabinetto di Archeologia e
Storia naturale alla Regia Università di Cagliari nella sede di
palazzo Belgrano.
Gli spazi iniziali dedicati ai reperti
archeologici zoologici e mineralogici vennero ampliati nel 1857. Nonostante le
diverse vicissitudini legate alla successione dei direttori del "Museo", la
collezione proseguì la sua espansione grazie alle numerose e importanti
donazioni e alle nuove campagne di scavo. Per accogliere i nuovi oggetti venne
creato da prima un gabinetto lapidario, poi nel 1895 l’intero “Museo” venne
spostato in alcune sale del Palazzo Vivanet.
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STATUETTE |
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ANFORE |
Nel 1904, nello spazio precedentemente
occupato dalla Reale Zecca, su progetto di Dionigi Scano
venne costruito il Regio Museo
Archeologico. Tra il 1901 e il 1931 il soprintendente alle antichità della Sardegna, Antonio
Taramelli, curò il nuovo allestimento.
Nel 1993 le collezioni sono state spostate all'interno del complesso della “Cittadella
dei Musei”, in uno degli edifici realizzati tra il 1956 e il 1979 dagli
architetti Piero Gazzola e Libero Cecchini per accogliere i più importanti
musei cittadini. Il complesso della Cittadella e gli ambienti che lo
costituiscono rappresentano un importante esempio di recupero architettonico di
una struttura fortificata.
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ESTERNO DEL MUSEO |
Il Museo Nazionale di Cagliari è certamente una delle tappe fondamentali per conoscere
il territorio sardo e la sua storia, che si intreccia anche con altre
civiltà del mediterraneo. Nel 2017 sono stati quasi 60.000 i visitatori, con
una crescita rispetto all'anno precedente.
La visita al Museo è già, in qualche modo suggerita a tutti coloro che giungono in Sardegna con l'aereo. Infatti nell'aeroporto è allestita una mostra con le imponenti copie dei Giganti di Mont’e Prama a grandezza naturale e altre riproduzioni. in uno spazio che mostra come l'isola possieda un patrimonio archeologico straordinario, come la Sardegna sia dunque un museo a cielo aperto.
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AEROPORTO DI CAGLIARI |
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 18^ Tappa
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