La Reggia di Venaria Reale è una
delle maggiori residenze sabaude, che per il suo valore artistico fa parte dal
1997 del patrimonio dell’umanità dell’Unesco. La Reggia sorge nei
pressi di Torino, a Venaria Reale e crea con il Borgo Antico del paese una
continuità architettonica. È
tra i siti museali italiani più visitati, con un interesse in costante
crescita, incentivato inoltre dall'adesione a Google Arts & Culture, che
permette di compiere una visita virtuale all'interno dalla Reggia e nei suoi
giardini.
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GALLERIA GRANDE, INTERNO DELLA REGGIA |
La storia della Reggia
parte dalla metà del XVII secolo, quando il duca Carlo Emanuele II di Savoia e la duchessa Maria Giovanna
Battista di Savoia decisero di costruire un nuovo gioiello da aggiungere alla
corona di residenze che circondava e circonda la città di Torino. L’incarico venne
assegnato all'architetto Amedeo di
Castellamonte. Il progetto, di grandioso impatto scenografico, comprendeva
il palazzo, il parco, i boschi di caccia e un intero Borgo.
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VISTA DALL'ALTO SULLA REGGIA E LA FONTANA D'ERCOLE |
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VISTA SULLA REGGIA |
La residenza nacque insieme ai giardini all'italiana e un gioco di sculture, fontane, scalinate e terrazze su più livelli; un Parco alto al piano del palazzo e un Parco basso al piano della Peschiera.
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PARCO ALTO |
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PARCO BASSO |
L’intera composizione è resa unica dalla linea prospettica che taglia il Borgo e continua nel cuore della Reggia lungo il canale che collega la Fontana d’Ercole al Tempio di Diana.
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VISTA DALL'ALTO SUL BORGO ANTICO |
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FONTANA D'ERCOLE |
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TEMPIO DI DIANA |
A partire dal 1699
l’architetto Michelangelo Garove progettò
nuovamente il complesso della Reggia per darle un carattere più grandioso,
secondo le ambizioni di Vittorio Amedeo II. I giardini vennero
completamente ridisegnati alla francese, apertamente ispirati a Versailles.
Intanto il duca diventò re: nel 1716 affidò il progetto di ampliamento a Filippo Juvarra, che con la sua Galleria Grande, la Cappella di Sant’Uberto, le Scuderie,
portò la Reggia a diventare uno dei capolavori del barocco.
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GALLERIA GRANDE |
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CAPPELLA DI SANT'UBERTO |
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SCUDERIE |
Dopo l’arrivo
di Napoleone, la Reggia venne trasformata in caserma. Poi le guerre
mondiali e le devastazioni. Un periodo
d’oblio riscattato dai generosi tentativi della comunità e della
Soprintendenza dei Beni Architettonici di scongiurare l’irreparabile.
Il restauro della Reggia e
dei giardini fu parte di un progetto che includeva anche il recupero
del Borgo Antico e del Parco della Mandria. Avviato nel 1999, il
progetto riportò alla luce affreschi, decorazioni e testimonianze archeologiche
attraverso metodologie di intervento all'avanguardia. Per capire meglio la
vastità dell’opera dell’intervento di recupero è bene sottolineare alcuni numeri: la Reggia, i giardini e il
parco coprono un’area di 950.000 metri quadri; la sola Reggia occupa 118.000
metri quadrati; sono invece 196.000 i metri quadrati di stucchi e intonaci, che decorano gli interni della Reggia.
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VISTA DALL'ALTO SUL COMPLESSO MUSEALE |
La Venaria Reale è tra i siti museali più visitati d’Italia,
con un crescente numero di visitatori negli anni più recenti. Nel 2017 sono
stati più di 1.000.000 i visitatori, che hanno permesso alla Reggia di
collocarsi al sesto posto della Top 30 dei musei più visitati d’Italia stilata
dal MiBACT.
Oltre alla Reggia, ai
giardini e alle altre strutture che il sito comprende, sono presenti veri e
propri capolavori pittorici e scultorei all'interno delle sale. La Reggia è
oggi visitabile anche virtualmente grazie a Google Arts & Culture, che permette di esplorare, comodamente
seduti sul divano, gli interni e gli esterni della Reggia.
@progettopelago | #TiPortoAlMuseo | 15^ Tappa
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